Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

TRA SENATO E TRIBUNALE
GIORNI CALDI PER I DAT

TRA SENATO E TRIBUNALE <br> GIORNI CALDI PER I DAT

E' iniziata in Senato la votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 1 del ddl sul testamento biologico. Sono state respinte tutte le proposte di modifica, tra cui quelle tese a vietare l'eutanasia, a non considerare l'idratazione e l'alimentazione artificiali come forme di accanimento terapeutico, a sopprimere il riferimento al diritto di autodeterminazione e a richiamare la realizzazione dell'alleanza terapeutica. Le votazioni riprenderanno domani, verso il rush finale che porterà al voto sul ddl entro giovedì. Parallelamente corre anche la vicenda giudiziaria che vede coinvolto Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, alla sbarra per l'aiuto portato a Dj Fabo per consentirgli di andare a morire in Svizzera. "Sono giornate cruciali per il diritto all'autodeterminazione", dice l'Associazione Luca Coscioni: "Nella giornata di oggi la legge sul biotestamento ha visto l'avvio delle votazioni sui 3.005 emendamenti presentati. Domani si terrà l'interrogatorio di Marco Cappato alla Corte d'Assise di Milano, per l'aiuto a Dj Fabo a raggiungere la Svizzera per ottenere il suicidio assistito. Dopodomani, giovedì 14 dicembre, il voto conclusivo della legge sul Biotestamento". "Il processo nei confronti di Marco Cappato di domani è un'ulteriore tappa per cercare di smontare disposizioni che impediscono l'esercizio della libertà di scelta personale sul fine vita, condannando i malati terminali a inutili e gravi sofferenze o al suicidio privato o clandestino" spiega la presidente Filomena Gallo. Il disegno di legge sul testamento biologico disciplina il consenso informato del paziente ai trattamenti sanitari e agli accertamenti diagnostici, interviene in tema di terapia del dolore, divieto di ostinazione irragionevole nelle cure e dignità nella fase finale della vita, introduce l'istituto delle disposizioni anticipate di volontà e lo strumento della pianificazione condivisa delle cure. In particolare, l'articolo 1 prevede che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata.

(PO / Sis) 

(© 9Colonne - citare la fonte)