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Elezioni, Farnesina: un Portale per monitorare il voto all’estero

Elezioni, Farnesina: un Portale per monitorare il voto all’estero

Uno strumento innovativo per gestire i processi riguardanti il voto all’estero, un radar per assicurare un controllo capillare e costante su ogni fase del ciclo elettorale estero. È stato presentato oggi alla Farnesina il nuovo “Portale elettorale”, nato grazie alla collaborazione tra la direzione generale per gli Italiani all’estero e le Politiche migratorie e quella per l’Amministrazione, l’Informatica e le Comunicazioni della Farnesina. “L’esercizio elettorale è un momento di straordinaria importanza per la vita politica del Paese – ha commentato Luigi Maria Vignali, direttore generale della DGIEPM -. Il primo obiettivo della Farnesina è rendere più ampia possibile la partecipazione degli italiani nel mondo”. L'esercizio del voto fuori dai confini nazionali, ammette Vignali, “è un esercizio complesso: quest’anno voteranno molti italiani all'estero, 700 mila in più rispetto alle elezioni del 2013, cioè il 20 per cento in più”. “Sono stati coinvolti 177 Paesi, 7 in più rispetto all'ultima votazione referendaria del 2016”, ha sottolineato Vignali ricordando che “per la prima volta alle elezioni politiche voteranno anche gli italiani temporaneamente all'estero”. Questi ultimi, negli scorsi appuntamenti referendari, furono circa 35mila: “Ci attendiamo un numero paragonabile a questo – ha detto il direttore generale della Dgiepm -, anzi probabilmente ci sarà un aumento ma dobbiamo attendere i dati del Viminale”.

DIGITALIZZARE LA LEGGE TREMAGLIA - Data la complessità dell’esercizio di voto all’estero - regolato dal 2001 dalla legge Tremaglia – l’obiettivo della Farnesina è “assistere passo dopo passo la nostra rete diplomatico-consolare chiamata a gestire l’esercizio. Vogliamo poter monitorare con loro il processo, gestire le fasi in maniera condivisa e interloquire con le sedi, per questo abbiamo chiesto alla direzione per l’Amministrazione, l’informatica e le comunicazioni un ‘radar’, uno strumento che consentisse di assistere al meglio le sedi, di intervenire quando ce n’è bisogno e che potesse digitalizzare la legge Tremaglia”.

LE SEZIONI DEL PORTALE Nello specifico, il Portale permette di mantenere un filo diretto tra le sedi all’estero e il ministero degli Affari esteri: consolati e ambasciate possono inviare richieste (fino ad ora ne sono arrivate 527, l’ultima dal Consolato di Chicago) che vengono smistate all’ufficio competente, e chiedere chiarimenti in tempo reale. Tra le varie sezioni, ci sono anche lo “Scadenziario” (impegni, appuntamenti e scadenze sia per le sedi sia per gli elettori) e “Piani di volo”, per organizzare l’invio dei plichi a Roma: “L’obiettivo – ha proseguito Vignali - è far arrivare tutte le schede entro la mattina del 4 marzo al Centro Polivalente di Castelnuovo di Porto”, dove si contano i voti degli italiani all'estero. Previste anche le sezioni “Questionario” (saranno chieste alle sedi informazioni sul voto per corrispondenza e sulla possibilità di stampare in loco il materiale elettorale), “Statistiche” (informazioni sul numero dei plichi), “Verbali di distruzione” e “Domande frequenti”, utili per le prossime consultazioni.

VIGNALI: DIALOGARE CON LA RETE DIPLOMATICA - “E’ uno strumento interattivo – ha detto ancora Vignali -, vogliamo dialogare con la nostra rete diplomatico-consolare, circa 200 tra ambasciate e consolati. Manca un mese alla scadenza delle elezioni all'estero e monitoreremo il processo passo dopo passo”. Sono stati lanciati, inoltre, altri strumenti per assicurare trasparenza e regolarità: “Un programma di videoconferenze informative con le sedi; contratti rafforzati con tipografie e servizi postali, che prevedono la tracciabilità dei plichi; consegna con modalità rafforzate; nomina di un responsabile elettorale per ogni sede; verbali nel momento chiave della consegna del materiale”, ha sottolineato Vignali ricordando anche l’introduzione di “un’innovazione importante, un codice a barre sulla busta esterna che contiene i dati elettorali”, pur assicurando l’anonimato degli elettori. Le situazioni di gestione dell'esercizio di voto all'estero, però, “vanno anche monitorate direttamente” e per questo il direttore della Dgiepm partirà a breve “per un giro di missione elettorale nelle tre circoscrizioni più importanti: Buenos Aires, dove ci sono 230mila elettori, San Paolo, dove ce ne sono 233mila e Londra dove gli elettori sono 150mila”. (Sip – 2 feb)

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