Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

ECCO IL DECRETO RISTORI
VALE OLTRE 5 MILIARDI

ECCO IL DECRETO RISTORI <br> VALE OLTRE 5 MILIARDI

Un decreto “da oltre 5 miliardi di euro”, di cui 2,4 a fondo perduto sotto forma di bonifici dell’Agenzia delle Entrate sui conti correnti delle categorie interessate dalle chiusure parziali o totali, e che arriveranno (per chi ha usufruito già del bonus previsto dal Dl Rilancio) già entro metà novembre. E poi lo stop al pagamento dei contributi previdenziali, sto al pagamento dell’Imu, sei settimane aggiuntive di cassa integrazione, e poi misure specifiche come indennità per i settori dello spettacolo e del turismo pari a 2 mensilità di reddito di emergenza, sostegno allo sport dilettantistico, si rafforza il fondo per lo spettacolo, si finanzia somministrazione di 2 milioni di tamponi antigenici rapidi, si prevedono risorse aggiuntive per la didattica a distanza. Sono i provvedimenti del dl Ristori, varato oggi dal Consiglio del ministri, “in impegno significativo, a cui tenevamo molto” dice il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa.  “Il contributo a fondo perduto sarà erogato automaticamente, senza bisogno di fare domanda, a tutte le aziende interessante, che riceveranno fino al 400% in più rispetto a quelli precedenti, per un massimo di 150mila euro. I ristoratori riceveranno il 200% di quanto ricevuto precedentemente con il decreto Rilancio, per bar e pasticcerie il 150% - spiega il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli - parliamo di 460mila soggetti per un totale di 2,4 miliardi di fondo perduto”. Mentre a Palazzo Chigi andava in onda la conferenza stampa, non lontano, a piazza del Popolo, andava in scena l’ennesimo episodio di disordini nel corso di una manifestazione di proteste contro le misure del dpcm:  Ci sono delle manifestazioni di protesta tutti i giorni qui a Palazzo Chigi, e io ho ricevuto nei giorni scorsi delle delegazioni anticipando le nostre misure, e mi pare avessero capito la ratio – ha spiegato il premier Giuseppe Conte - Ci rendiamo conto delle sofferenze ed è per questo che siamo qui ora, ma non possiamo certo condividere la deriva di violenza. E anche le persone in sofferenza non hanno alcun interessi a farsi strumentalizzare da chi cerca la violenza”.

(© 9Colonne - citare la fonte)