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Violenza donne, Bonetti: libertà e uguaglianza negate

Roma, 14 apr - “C’è una libertà e un’uguaglianza che vengono negate, a partire proprio dai luoghi familiari e domestici, dove viene agita troppo spesso una violenza contro le donne, che non può essere ascritta solo a quella fisica e sessuale, c’è una violenza più ampia che è quella psicologica, economica”. Così la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, intervenuta nella Sala Nassirya del Senato alla presentazione del volume “Storie di donne” di Monica Pelliccione, nell’ambito di una iniziativa promossa dal presidente della commissione Istruzione e cultura di Palazzo Madama, Riccardo Nencini. “Come estirpare questa profonda ferita sociale così ancestrale, tra l’altro confermata dai dati che ci indicano che nella pandemia sono diminuiti tutti fenomeni di violenza e delinquenza tranne quelli sulle donne e purtroppo sui minori? Cosa poter fare per invertire la rotta? Innanzi tutto – sottolinea la ministra - dare voce al sangue delle vittime della violenza, che non ha voce. Questa tragedia deve avere un nome e conseguentemente accanto alla denuncia deve attivarsi un percorso di cambiamento e di risoluzione del problema”. Secondo Bonetti “servono interventi normativi che garantiscano e tutelino le donne ma anche interventi normativi che permettano loro di essere riconosciute come elementi fondativi della nostra società. La parità di genere vuol dire attribuire alle donne quello spazio di libertà ed eguaglianza nella possibilità di esercitare un ruolo sociale e di responsabilità sociale. Sono principi necessari – conclude la responsabile delle Pari opportunità - che oggi non devono essere solo tutelati ma promossi”. (PO / Sca / Roc) ///

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