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direttore Paolo Pagliaro

LANDINI: MANIFESTEREMO
CONTRO LO SQUADRISMO

“Quella di sabato per me è stata una giornata incredibile. Ero a casa mia, a Canossa, provincia di Reggio Emilia, con il carrello in mano, a fare la spesa. Non avevo ancora finito di pagare quando mi è arrivata la chiamata dei compagni della Cgil: ‘Maurizio, stanno assaltando la sede nazionale". . .’. Un brivido. Accendo la televisione, vedo le immagini in diretta su Rainews. Capisco tutto. Pochi minuti dopo stavo già correndo in macchina verso Roma”. Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, in una intervista a The Post Internazionale. “Mi sono convinto che fosse un piano preordinato, predisposto prima della manifestazione, con lucidità e freddezza” afferma. “Non è un caso che dopo essersi dati appuntamento a piazza del Popolo si siano divisi in molti gruppi diversi, per percorrere un tragitto non breve e riapparire in Corso d'Italia per colpirci”, “la Cgil non c'entrava nulla con il green pass. Sono certo che noi eravamo, prima della manifestazione, l'obiettivo di un'aggressione che ha una sola matrice chiara: squadristica e neofascista. Quello che hanno fatto contro la Cgil è un atto dimostrativo e politico. Volevano colpire noi, ma con noi, simbolicamente i sindacati, il mondo confederale e tutto il mondo del lavoro”, “strumentalizzano un problema serio, che esiste nel nostro Paese, per fini e scopi che nulla c'entrano con il problema che la gente sta vivendo”. Ed in vista della manfestazione dei sindacati di domani sottolinea: “La nostra mobilitazione ha un obiettivo semplice: dire in modo molto chiaro mai più fascismo, mai più recinti, mai più muri tra le persone, per rimettere al centro e applicare i valori della nostra Costituzione, a partire dalla difesa dei più deboli e dalla centralità del lavoro. È la risposta migliore che possiamo dare al nuovo squadrismo”. (15 ott - red)

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