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direttore Paolo Pagliaro

SAFER INTERNET DAY, 12% ADOLESCENTI A RISCHIO “GAMING DISORDER”

Ore e ore trascorse su internet, sempre con il cellulare in mano. Quando video o giochi diventano ossessione, c’è da preoccuparsi. Tanto più se riguarda i nostri figli. Sempre più spesso, infatti, si sente parlare di “internet gaming disorder” ovvero una dipendenza patologica da internet che siano giochi, video o social network, tanto che nel 2019, nel corso della 72ma World Health Assembly tenutasi a Ginevra per aggiornare l’11ma versione dell’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (ICD-11), l’Oms ha inserito ufficialmente il gaming disorder all’interno della sezione inerente ai disturbi del comportamento relativi alle dipendenze. In occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete (Safer Internet Day), che si celebra ogni 6 febbraio, istituita e promossa dalla Commissione Ue, la SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), sottolinea l’importanza dell’uso consapevole di Internet da parte di bambini e adolescenti e del ruolo attivo e responsabile dei genitori. Secondo i dati di un recente studio sulle “Dipendenze comportamentali nella Generazione Z”, realizzato dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, emerge che nella popolazione scolastica tra 11 e 17 anni il rischio di disturbo da uso di videogiochi vede coinvolto ben il 12% degli studenti (circa 480mila). Il genere maschile è più colpito, con il 18% negli studenti delle secondarie di primo grado e il 13,8% negli studenti delle superiori; contro il 10,8% nelle scuole medie e il 5,5% nelle scuole superiori per le femmine. Rispetto all’età, la percentuale di rischio maggiore si rileva nelle scuole medie con il 14,3% dei ragazzi a rischio, mentre il dato scende al 10,2% alle superiori.

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