Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

GAZA, POST GUERRA
SECONDO NETANYAHU

L’esercito israeliano manterrà il controllo della Striscia di Gaza e della Cisgiordania una volta finita la guerra, e un governo locale palestinese di tecnocrati governerà l’enclave: è quanto prevede un piano presentato dal primo ministro Benjamin Netanyahu al gabinetto di sicurezza israeliano, diffuso ai media questa mattina. Nel breve termine, il piano ribadisce la posizione di principio di Netanyahu secondo cui Israele è determinato a continuare la guerra, iniziata il 7 ottobre, fino a quando non abbia distrutto il gruppo terroristico Hamas, che governa con la forza Gaza dal 2007. “L’Idf continuerà la guerra finché i suoi obiettivi non saranno raggiunti: la distruzione delle capacità militari e delle infrastrutture governative di Hamas e della Jihad islamica, il ritorno degli ostaggi e la prevenzione di qualsiasi minaccia proveniente dalla Striscia di Gaza”. Secondo il piano di Netanyahu, l’esercito israeliano “manterrà la libertà operativa di azione in tutta la Striscia di Gaza, senza limiti di tempo, per prevenire il rinnovarsi del terrorismo e contrastare le minacce provenienti da Gaza”. Israele avrà “il controllo di sicurezza sull’intera area a ovest del Giordano, compresa l’area di confine di Gaza, per prevenire il rafforzamento di elementi terroristici nell’Autorità Palestinese e nella Striscia di Gaza e per contrastare le minacce contro Israele”, recita il documento. Inoltre, secondo il piano, “la Striscia di Gaza sarà completamente smilitarizzata” e verrà chiusa l'Unrwa: ricordando il presunto coinvolgimento di 12 membri dell'Agenzia negli attacchi del 7 ottobre, il piano afferma che Israele lavorerà per sostituire l'agenzia con "organizzazioni umanitarie internazionali responsabili". In risposta al piano Netanyahu, Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, afferma che "Gaza farà solo parte dello stato palestinese indipendente con Gerusalemme come capitale": a riferirlo è l'agenzia di stampa palestinese Wafa  "Qualsiasi piano contrario è destinato a fallire. Israele non riuscirà a tentare di alterare la realtà geografica e demografica nella Striscia di Gaza". "Se il mondo vuole sicurezza e stabilità nella regione, deve porre fine all'occupazione israeliana dei territori palestinesi e riconoscere lo Stato palestinese indipendente con Gerusalemme come capitale" sottolinea Abu Rudeineh, per poi concludere: "I piani proposti da Netanyahu mirano a perpetuare l'occupazione israeliana dei territori palestinesi e impedire la creazione di uno Stato palestinese". Intanto, il commissario generale dell'Unrwa  Philippe Lazzarini ha indirizzato una lettera alle Nazioni Unite, in cui afferma: "È con profondo rammarico che devo ora informarvi che l’Agenzia ha raggiunto un punto di rottura, con i ripetuti appelli di Israele a smantellare l’Unrwa e il congelamento dei finanziamenti da parte dei donatori in un momento di bisogni umanitari senza precedenti a Gaza. La capacità dell’Agenzia di adempiere al mandato conferitogli dalla risoluzione 302 dell’Assemblea Generale è ora seriamente minacciata". (Roc)

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