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Cortei, Cavo (Nm): in Italia si puo’ manifestare, responsabilità parola d’ordine per tutti

Roma, 29 feb - “Lo dicono i dati, e lo dicono i fatti: l’Italia è un paese in cui si può manifestare. Ci sono state più di mille manifestazioni dal 7 ottobre, con il 3% di incidenti e un numero di feriti che è più alto tra le forze dell'ordine he tra i manifestanti, 26 sono quelli che sono riferibili ai cortei riguardanti la questione mediorientale e questo smentisce. Questi dati smentiscono la narrazione di un'Italia in cui non si può manifestare. Detto questo, è evidente che le immagini di Pisa, di Firenze, sono immagini che hanno fatto male: il ministro Piantedosi si è detto turbato e hanno fatto male a tutti, anche a me, quindi è evidente che sono fatti su cui è giusto fare chiarezza e che vengano accertate le responsabilità. Senza processi sommari”. L’informativa sui fatti di Pisa del ministro Piantedosi, alla Camera, ha polarizzato le posizioni di maggioranza e opposizioni sull’operato delle forze dell’ordine: Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati, prova a ricomporre gli estremi richiamando le forze politiche “proprio alla responsabilità”. In primis quelle delle forze dell'ordine “di permettere che si svolgano cortei anche non autorizzati, perché di questo stiamo parlando, tentare di farli svolgere nella sicurezza di chi manifestava, ma anche di obiettivi sensibili di tutti i cittadini”. Poi c'è la responsabilità “di tutti noi e anche della politica, che è la responsabilità capire che quello che si dice, i toni che si usano poi hanno degli effetti: l'invito che mi sono permessa di fare a nome del gruppo di Noi Moderati è quello di abbassarli, i toni, perché quella che nel nostro paese non ci sia a possibilità di manifestare o di esprimere il proprio pensiero è una narrazione che non possiamo accettare, che non aiuta e che è una narrazione pericolosa”. Causa e forse effetto di questa polarizzazione è stato poi quanto avvenuto ieri a Torino, l’assalto di uno gruppo di antagonisti a una volante della Polizia: “Chiaramente c'è stato anche il fatto di Torino, che crea un parallelismo – spiega Cavo - Io non ho voluto metterlo in stretto collegamento, ma chiaramente è un episodio che attesta come alzare i toni può avere anche delle conseguenze. Chiaramente sull'episodio di Torino la solidarietà va agli agenti che sono stati aggrediti per il tentativo di non fare espatriare un extracomunitario che doveva essere espatriato. Bisogna riportare tutto a saggezza ed equilibrio. Il ministro Piantedosi ha invitato a recuperare quella riserva di di saggezza, equilibrio: non possiamo che ritrovarci in questa espressione, nella consapevolezza che la responsabilità devono essere accertate, ma che tutti abbiamo una responsabilità di fondo da recuperare”.
(PO / Sis)

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