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direttore Paolo Pagliaro

CONTE: SU UCRAINA
LINEA PD SBAGLIATA

L'unità vincente con il Pd in Sardegna si è infranta pochi giorni dopo a Strasburgo sul sostegno militare all'Ucraina. Si può costruire un'alleanza strutturale con differenze così nette in politica estera? “Sarà uno dei temi di cui dovremo discutere, quando avvieremo i tavoli di confronto per definire in concreto una proposta alternativa alla destra. E’ chiaro che per noi dire che bisogna perseguire la vittoria militare dell'Ucraina, come c'è scritto nella risoluzione Ue, e pensare di destinare 5 miliardi all'anno in armamenti a Kiev è una linea insostenibile”. Lo afferma Giuseppe Conte in una intervista a La Stampa. E precisa che rispetto alla Elly Schlein celebrata tra i leader socialisti europei non prova “nessuna invidia”: “Anche noi, tempo fa, avevamo avviato un dialogo con i socialisti europei, è stato Enrico Letta a non agevolare questa prospettiva, perché lui aveva in mente l'agenda Draghi. Ora, forti di sondaggi positivi in vista del voto di giugno, devo dire che ci cercano in tanti, ci sono varie interlocuzioni in corso e stiamo valutando quale sia la collocazione migliore per portare avanti i nostri obiettivi politici”. In Abruzzo sente la stessa aria positiva che aveva registrato in Sardegna? “Ho toccato con mano anche qui il malcontento per l'operato della giunta uscente, acuito dal fatto che Meloni ha trapiantato in Abruzzo un romano, a lei fedele, in base alla solita logica meritocratica dei Fratelli d'Italia. Il risultato è che la regione negli ultimi cinque anni è stata malgovernata, in smart working da Roma”. E ribadisce che l’alleanza con Calenda sarà un episodio isolato: “Ci sono alcuni candidati di Azione, che sono stati giudicati affidabili dalla coalizione e portano avanti con noi un progetto chiaro sulla sanità, sulle infrastrutture, sul rilancio dell'agricoltura e la tutela delle risorse naturali. Tutto qui”. (3 mar – red)

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