Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

TURISMO DELLE RADICI

Castelmola, terrazza siciliana con vista sull’Etna

Castelmola, terrazza siciliana con vista sull’Etna

Splendidi panorami, aria buona, ottima gastronomia: sono tutti elementi che fanno parte del fascino di Castelmola, parte della Città metropolitana di Messina, un balcone sullo Jonio e un terrazzo con vista sull’Etna. Si tratta dell’antica Myle, l’acropoli di Taormina, il cui abitato si è sviluppato intorno al castello normanno di cui oggi restano solo rovine. Nel centro storico di Castelmola, tra vie strette che s’intersecano e s’incontrano nella piazza principale, le case mostrano ancora i coppi “alla siciliana”. La scoperta del borgo inizia attraversando l’antico arco che ne segna l’ingresso e prosegue nella piazza, che restituisce al meglio l’atmosfera siciliana. Da vedere la Chiesa di Sant’Antonino, riadattata ad Auditorium comunale, e la Casa Sterrantino, dotata di uno splendido portale. Sulla piazza si affaccia anche lo storico Caffè San Giorgio, fondato nel ’700 dai monaci e adibito a taverna. Altro bar caratteristico è il Bar Turrisi, che espone i suoi peculiari falli in legno, coccio e ceramica, retaggio di credenze magno-greche legate al dio Priapo. In piazza Duomo è da ammirare la Chiesa Madre, sul cui lato si trova un belvedere con vista sull’Etna e sul golfo di Naxos. Completano la scoperta del paese le cisterne per l’acqua del 367 a.C., la piccola Chiesa di San Biagio, l’antica Porta dei Saraceni, la Chiesa di San Giorgio (1450) e la chiesetta dell’Annunziata (edificata nel 1100 circa). Per chi vuole godersi le bellezze naturalistiche, le attività sono numerose: passeggiate lungo le mulattiere presenti sul territorio, trekking, escursioni a cavallo e parapendio dal Monte Venere. Di notevole interesse anche le radici culturali locali, perfette per un emigrato di ritorno interessato ad approfondire il passato delle proprie terre. Tra gli eventi, spicca la festa religiosa dedicata al patrono San Giorgio, il 23 aprile di ogni anno. Tra agosto e settembre, presso l’Auditorium comunale, si tengono spettacoli teatrali dell’Opera dei Pupi. Sul versante della cucina tipica, spiccano maccheroni fatti in casa, pane casereccio, miele, “cuddure” (ciambelle pasquali fatte con le uova), mandorle "chiazziate" (zuccherate), mostarda, fichi secchi con le noci, olive e capperi e, soprattutto, il vino alla mandorla, fatto con mandorle ed essenza d'arancia. Questa è la Sicilia che vale la pena scoprire, tra passato affascinante celebrato dalle tradizioni e monumenti storici da ammirare.
COME ARRIVARE: Gli aeroporti di riferimento sono quelli di Reggio Calabria (41 km) e Catania (47 km), mentre la stazione ferroviaria è quella in località Villagonia Taormina (2 km). In automobile da Messina (raggiunta con un traghetto da Villa San Giovanni): prendere A20/E90, seguire A18/E45 fino a Taormina, prendere l'uscita Taormina, prendere Via Mario e Nicola Garipoli/Svincolo Taormina Nord, Via Leonardo Da Vinci e SP 10 in direzione di Castelmola.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Imperdibile il centro storico di Taormina. Nell’entroterra, sono da vedere le Gurne dell’Alcantara.

(© 9Colonne - citare la fonte)