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GHISLIERI: A TAJANI
I VOTI DI SALVINI

GHISLIERI: A TAJANI <BR> I VOTI DI SALVINI

“Esiste un blocco di voti tra gli 11 e i 13 milioni che rimane orientato nel centro destra tuttavia, all'interno dell'alleanza si disegna un'ulteriore area mobile di circa 3 4 milioni di elettori che, seguendo nuovi input e nuove esigenze - nel tempo - si sono spostati da Forza Italia alla Lega e da questa a Fratelli d'Italia nell'arco di 10 anni”, “dalle analisi del monitoraggio sulle intenzioni di voto settimanali unitamente ai risultati delle urne si evince che per tutte e tre le principali forze del centro destra esiste una base solida del voto che è quantificabile tra i 2 e i 3 milioni di elettori e una parte mobile di 3-4 milioni che fino ad oggi hanno migrato nel perimetro di questa area politica”. Lo afferma la sondaggista Alessandra Ghisleri in un intervento su La Stampa in un articolo dal titolo “A Tajani i voti di Salvini - Il crepuscolo del Capitano”. “Questo porta ad identificare due aree ben separate, distinte e opposte centrodestra e centrosinistra che identificano due schieramenti ben definiti e distinti di elettorato tra cui non esistono importanti scambi di voti - spiega la sondaggista -. Gli spostamenti avvengono all'interno di ogni blocco dove il movente più importante per cambiare prospettiva è sicuramente riconducibile alla delusione della scelta effettuata nella precedente tornata elettorale” e dalla analisi sulla evoluzione dei voti per il partito Democratico e per il M5S nelle diverse tornate elettorali nazionali “si ricava in maniera ancora più evidente questo scambio di voti con un'alternanza secca degli scambi dal 2013 una somma di circa 17 milioni di voto si sono suddivisi tra i due partiti. Dal 2019 a causa dell'astensione e della nascita di nuove formazioni nell'area, come Italia Viva e Azione, questa somma - tra i due partiti - scende a circa 10 milioni dal 2019 favorendo il dominio nell'area del Partito Democratico. Dalle intenzioni di voto realizzate da Euromedia Research per Porta a Porta la maggioranza di Governo mantiene il suo vantaggio con il partito della Premier che difende il suo primato attestandosi tra il 28% e i129%. Per FI (7%-8%) e Lega (8%-9%) si è innescato un duello che, con un lavoro di timido cesello, ha portato, come in Abruzzo, il partito azzurro a ri-ereditare una parte dei voti dalla formazione di Salvini. Il PD (19.5%-20.5%) si stabilizza a scapito del M5S (16.5%-17.5%), mentre sempre in lotta per superare la soglia del 4.0% Azione (3.5%-4.5%) e Italia Viva (3%-4%)”. (13 mar - red)

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