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direttore Paolo Pagliaro

MOSCA, LA STRAGE
DEL “BATACLAN” RUSSO

MOSCA, LA STRAGE <BR> DEL “BATACLAN” RUSSO

Strage a Mosca. Almeno 40 persone (ma secondo alcune fonti si tratterebbe di un numero fortemente al ribasso) sono state uccise e oltre 140 ferite in una sparatoria scatenatasi alle prime ore della sera in una sala da concerto nel sobborgo di Krasnogorsk, la Crocus City Hall. I primi a diffondere la notizia sono stati i canali Telegram 112 e SHOT sui quali si possono vedere agghiaccianti filmati del bagno di sangue che sarebbe stato compiuto da almeno quattro persone in mimetica che poi si sarebbero date alla fuga. L'attentato è stato rivendicato dall'Isis in un messaggio pubblicato sulla piattaforma Telegram. “I combattenti dell’Isis hanno attaccato un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, alla periferia di Mosca, uccidendo e ferendo centinaia di persone e provocando una distruzione diffusa prima di ritirarsi in sicurezza" si legge.

Appena lo scorso 7 marzo l’ambasciata americana aveva lanciato l’allarme (senza alcun coordinamento con le autorità russe) sul rischio di attentati a Mosca. La rappresentanza statunitense, seguita da quella britannica, aveva invitato i propri cittadini a “evitare grandi assembramenti, compresi concerti”, per almeno quarantotto ore. Lo stesso 7 marzo, l'FSB aveva reso noto di aver sventato un attacco pianificato contro una sinagoga della capitale, attribuito a terroristi afghani legati allo Stato islamico. Pochi giorni prima, in Inguscezia (Caucaso settentrionale), le forze di sicurezza avevano effettuato un attacco notturno contro una casa nella città di Karabulak, uccidendo, secondo le autorità, “sei combattenti”. Recentemente, il 19 marzo, Vladimir Putin aveva fatto nuovamente riferimento a questo avvertimento denunciando “un ricatto esplicito e il desiderio di destabilizzare e spaventare la nostra società”.

Da parte sua però il coordinatore delle comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza americano, John Kirby, ha affermato che gli Stati Uniti non avevano informazioni anticipate sulla preparazione di un attacco terroristico nella sala da concerto del Crocus City Hall. “Non so nulla del fatto che avevamo informazioni anticipate sul terribile attacco”, ha detto Kirby. Il portavoce della Casa Bianca ha aggiunto che l'avvertimento lanciato due settimane fa dalle ambasciate degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali ai propri cittadini sulla possibilità di attacchi terroristici a Mosca, non si applica agli eventi attuali. Inoltre, la Casa Bianca “non ha al momento alcuna indicazione che l'Ucraina o gli ucraini siano coinvolti” nell'attacco alla sala da concerto di Mosca, ha aggiunto Kirby.

Un concetto ribadito anche da Mikhailo Podoliak, consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il quale ha dichiarato che l'Ucraina non ha nulla a che fare con l'attacco terroristico. "Sia chiaro: l'Ucraina non ha assolutamente nulla a che fare con questi eventi ", ha assicurato Podoliak, il cui paese combatte da due anni contro l'invasione russa. "L'Ucraina non ha mai utilizzato metodi di guerra terroristici ", ha aggiunto. Per l’Ucraina “è importante condurre operazioni di combattimento efficaci, azioni offensive per distruggere l’esercito regolare russo” e porre fine all’invasione, ha detto il funzionario. Da parte sua, la Legione Russa della Libertà, un gruppo di combattenti russi anti-Cremlino con sede in Ucraina, ha negato qualsiasi coinvolgimento. “Sottolineiamo che la Legione non combatte i civili russi”, ha affermato questo gruppo, che incolpa “il regime terroristico di Putin”. In una nota, Podoliak scrive che “L’Ucraina certamente non ha nulla a che fare con le sparatorie/esplosioni al Crocus City Hall. Non ha assolutamente senso… L'Ucraina combatte con l'esercito russo da più di due anni. E tutto in questa guerra sarà deciso solo sul campo di battaglia. Solo dalla quantità di armi e dalle decisioni militari qualitative. Gli attacchi terroristici non risolvono alcun problema... L’Ucraina non ha mai fatto ricorso a metodi terroristici. È sempre inutile. A differenza, tra l’altro, della stessa Russia, che utilizza attacchi terroristici nell’attuale guerra contro l’Ucraina… E in terzo luogo, molto prima degli eventi di #Crocus_City_Hall , avevamo sentito avvertimenti pubblici da parte delle ambasciate straniere di stanza a #Mosca sulla possibilità di tali sanguinosi eccessi. In conclusione: non c’è il minimo dubbio che gli eventi nei sobborghi di Mosca contribuiranno ad un forte aumento della propaganda militare, ad un’accelerazione della militarizzazione, ad una maggiore mobilitazione e, in definitiva, all’intensificazione della guerra. E anche per giustificare attacchi genocidi manifesti contro la popolazione civile dell’Ucraina”.

L’orrore di questa sera riporta alla memoria quello che ha sconvolto Parigi nel 2015 con la strage del Bataclan, con i terroristi che irrompono in una sala da concerto e iniziano a mietere vittime facendo fuoco con i mitra a bruciapelo sul pubblico. Sono i numerosi video postati in rete a rendere chiara l’idea dell’inferno scatenatosi questa sera nella capitale russa.  Il bagno di sangue è cominciato già all’esterno del Crocus City Hall. “Hanno iniziato a sparare dalla strada, rompendo le finestre”, ha dichiarato un agente della sicurezza del Crocus, armato come i suoi colleghi di manganelli e taser, inutili contro le armi da guerra usate nell’attacco. “Eravamo in quattro – ha raccontato al media Baza - ci nascondevamo dietro i cartelloni pubblicitari. Sono passati a dieci metri da noi”. Un altro sito d’informazioni, Mash, vicino anche ai servizi di sicurezza, sostiene che i metal detector non avrebbero funzionato.

Almeno un video mostra quattro aggressori che sparano metodicamente alle persone nell'atrio. "Sparavano anche alle persone a terra ", ha detto un altro testimone presente nella sala. “Eravamo in fila con mia madre e mia sorella, nell'atrio”, è la testimonianza raccolta dai cronisti di Vajnie Istorii (“Storie importanti”). “I terroristi erano dietro di noi e hanno iniziato a sparare alla gente. Poi ci sono stati degli spari all'interno della sala. Ci siamo messi a correre, è saltata la corrente elettrica…”.  Secondo diverse testimonianze ci sono voluti circa trenta minuti perché arrivassero i soccorsi. Al momento il bilancio parla di almeno 40 morti e di circa 130 feriti, almeno quattro dei quali in condizioni gravissime.

Per cercare di rintracciare gli assassini a Mosca è stata avviata una caccia all’uomo che vede impegnati centinaia di uomini. “Unità speciali della Guardia nazionale russa stanno lavorando sul luogo dell’attacco terroristico al municipio di Crocus. Stanno cercando i criminali e stanno evacuando i cittadini dall’edificio”, ha scritto la Guardia Nazionale, Rosgvardia, sul suo account Telegram.

MATTARELLA. “Il crudele attentato terroristico consumato a Mosca invoca la più ferma condanna. Orrore ed esecrazione debbono accompagnare la violenza contro tutte le innocenti vittime civili. Combattere ogni forma di terrorismo deve essere un impegno comune a tutta la comunità internazionale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

MELONI. "L'orrore del massacro di civili innocenti a Mosca è inaccettabile. Ferma e totale condanna del Governo italiano a questo efferato atto di terrorismo. Esprimo la piena solidarietà alle persone colpite e ai familiari delle vittime". Così in una nota il premier Giorgia Meloni.

 (22 mar - deg)

 

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