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Mafia, Rando (Pd): importante dare cornice legislativa a tutela madri e figli

Roma, 26 mar - “La firma del protocollo sicuramente è importante, si rinnova perché è partito dal 2018 ed è importante perché dà una cornice procedurale su alcune storie molto delicate. Ma quello che è importante e non possiamo più rimandare, perché è veramente urgente, è una cornice legislativa: è importante una legge, il fatto di essere stati oggi qui a parlare con il legislatore, i magistrati, con chi questo percorso l'ha iniziato e lo sta facendo insieme ai ragazzi che devono avere una fiducia istituzionale credo che sia importante”. Così Vincenza Rando, senatrice del Partito democratico, e componente della Commissione Antimafia, alla presentazione della firma del rinnovo del protocollo ‘Liberi di Scegliere”. “Da oggi non si può più ritornare indietro: bisogna immediatamente appunto costruire una cornice legislativa e su questo ci stiamo lavorando, in particolare il Comitato Cultura della legalità e tutela dei minori dentro la Commissione Antimafia e questo è il percorso: faremo delle audizioni, oggi si inizia con quella di Di Bella”, il presidente del Tribunale dei minorenni di Catania “e al più presto, ascoltando, cercherà di costruire una cornice quadro rispetto a questo percorso”. Don Luigi Ciotti, nel corso della presentazione della firma del protocollo, ha spiegato con la sua solita forza prorompente che non c’è più tempo da perdere, e che la società civile sarà “la spina nel fianco” della politica: “Quando tu vivi queste storie, di donne ricercate dai propri mariti per ucciderle, e devi far cambiare loro ogni giorno località con tutto quello che ciò presuppone, credo che sia veramente urgente intervenire: on ci si potrebbe guardare in faccia se un legislatore oggi non guardasse come anche a livello preventivo si possono anche colpire le mafie – spiega Rando – Contro le mafie c’è una attività repressiva importante, ma noi dobbiamo arrivare prima, dobbiamo togliere quello ch sotto il profilo culturale diventa la loro forza: l'indottrinamento mafioso”.

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