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Assange, Ascari (M5s): speranza da Corte inglese, ma lottare per sua libertà

Roma, 26 mar - "Dall'Alta Corte di Londra è arrivato un filo di speranza, con la decisione rinviata a maggio in merito alla richiesta di estradizione negli Usa che pende su Julian Assange, che ormai è da 15 anni che non cammina più da uomo libero per la strada, per aver rivelato crimini indicibili, i veri motivi nascosti dietro le guerre in Iraq e Afghanistan, quindi il business dei soldi, delle armi e del potere. E soprattutto la natura di un propaganda non tesa a portare democrazia e diritti umani ma che va a finanziare le tasche del complesso militare-industriale". Così Stefania Ascari, deputata M5S, in merito alla decisione della Corte di Giustizia di Londra, che ha dato al governo degli Stati Uniti tre settimane per fornire garanzie soddisfacenti sul fatto che Assange, in caso di estradizione, potrà fare affidamento sul Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti (che protegge la libertà di parola), sul fatto di non essere pregiudicato durante il processo (compresa la sentenza) in ragione della sua nazionalità, e che gli vengano concesse le stesse protezioni del Primo Emendamento di un cittadino degli Stati Uniti e, infine, che non venga contemplata la pena di morte. Se tali assicurazioni non verranno fornite, verrà concesso ad Assange il permesso di ricorrere in appello. "Buona notizia questo rinvio - aggiunge Ascari - con la richiesta dell'alta corte inglese di garanzie da parte degli Usa che non ci siano violazioni del diritto o pericolo in merito alla sua estradizione. Tengo però a riprendere le parole della moglie, Stella Morris, che ha chiaramente detto come l'estradizione comporterebbe già di per sé una morte: questo lo dobbiamo evitare e dobbiamo continuare a lottare affinché Assange sia libero". (PO / Roc) ////

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