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SANTANCHE’: SU TURISMO
ORA VISIONE INDUSTRIALE

SANTANCHE’: SU TURISMO <BR> ORA VISIONE INDUSTRIALE

In una intervista a TTG Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè fa il punto sul suo mandato: “E’ un bilancio estremamente positivo. Un anno e mezzo che ci ha visti impegnati su due fronti: gli investimenti nel turismo, mirati alla crescita sostenibile del comparto; e l’efficientamento organizzativo del dicastero, che ha visto in primis la trasformazione di Enit in Spa per potenziare l’attrattività turistica del brand ‘Italia’ a livello internazionale. Questi due filoni di intervento sono accomunati da quella visione industriale che prima di noi è mancata, orientata a coinvolgere attivamente tutti i componenti del sistema turistico, a partire dalle imprese e dagli operatori. Operatori che, in più di un’occasione, nei tavoli di lavoro che abbiamo convocato hanno manifestato soddisfazione e apprezzamento per l’atteggiamento del Ministero improntato al dialogo. Questo approccio operativo sta funzionando ce lo dicono anche i dati sui flussi e sulla spesa e, quindi, più che parlare di cosa c’è da cambiare, continuerei a insistere a lavorare in questa direzione, con l’obiettivo di aumentare i flussi turistici altospendenti e soprattutto di rendere attrattivo il lavoro nel settore, con lo scopo di stabilizzare i lavoratori spesso stagionali”. Inoltre sottolinea: “Enit era ed è il nostro braccio operativo. In questo modo sarà più dinamica e potrà mettere in campo strategie ancora più efficaci per promuovere l’Italia nel mondo mettendo a sistema le sedi estere e facendo un grande lavoro di marketing specifico per ciascun mercato in cui dobbiamo rafforzare la presenza dell’Italia”. Inoltre in occasione dell’Anno del Turismo delle radici evidenzia che “il Ministero ha già avviato iniziative mirate allo sviluppo delle destinazioni minori, intrinsecamente legate al turismo delle radici, come investimenti di oltre 70 milioni tramite il Fondo per i piccoli Comuni a vocazione turistica e il Fondo per i siti Unesco e le città creative. Tuttavia, siamo consapevoli che queste misure vanno condivise all’interno di una strategia interministeriale con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, promotore del ‘2024-Anno delle radici italiane’, e con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Proprio infrastrutture e trasporti ricoprono un’importanza fondamentale per il turismo, e in tema di destinazioni minori è necessario investire nei porti turistici come punti di approdo per far conoscere l’Italia più nascosta, e anche nelle stazioni e negli aeroporti minori. Solo così si può scoprire l’Italia più autentica, ma troppo spesso poco conosciuta”.  (9 apr - red)

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