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direttore Paolo Pagliaro

A SUVIANA TRE MORTI
E QUATTRO DISPERSI

A SUVIANA TRE MORTI <BR> E QUATTRO DISPERSI

È di tre vittime, cinque persone ferite e quattro disperse il bilancio provvisorio dell’esplosione verificatasi ieri pomeriggio a Bargi, in una centrale idroelettrica Enel nel bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino bolognese. Una turbina è esplosa al piano -8 dell’impianto, causando un crollo che ha coinvolto i tecnici che lavoravano in quell’area, mentre "l'acqua ha riempito il nono e il decimo piano" della centrale, ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Bologna, il Generale Ettore Bramato, parlando oggi con i giornalisti, aggiungendo che “la pressione dell'acqua è una situazione delicata da monitorare”.  In queste ore l’acqua continua a salire impedendo le operazioni di soccorso: "Non sappiamo da dove arriva l'acqua, probabilmente dalla conduttura che è sopra a monte e che lentamente si sta svuotando", ha detto il portavoce del corpo nazionale dei vigili del fuoco, Luca Cari. "Se avremo conferma che effettivamente è quella conduttura che continua a scaricare acqua e finita quella non ci sono altri pericoli, i sommozzatori potranno lavorare in maggiore sicurezza, seppure in uno scenario difficile e complesso".

 Le salme dei tre lavoratori morti sono al momento sotto sequestro per decisione dell'Autorità giudiziaria, in vista degli accertamenti. Dei tre lavoratori deceduti nell’esplosione, Mario Pisani, 73 anni, era il datore di lavoro delle altre due vittime, il 45enne Pavel Petronel Tanase e il 36enne Vincenzo Franchina. Uno dei feriti si trova in prognosi riservata nella rianimazione del centro ustioni di Pisa, mentre un altro, un giovane di 35 anni ricoverato per un problema di inalazione di fumi, è intubato al Policlinico Sant’Orsola di Bologna, ha fatto sapere il primario Tommaso Tonetti, direttore Terapia Intensiva Polivalente del Policlinico. Due dei feriti sono invece stati portati all’ospedale al Bufalini di Cesena: un venticinquenne in condizioni stabili, ora dimesso, e un 42enne in condizioni più gravi, con ustioni su quasi il 20% del corpo, ha detto ai giornalisti Marisa Bagnoli, responsabile della direzione medica dell'ospedale Bufalini di Cesena.

“Nonostante negli anni siano stati diversi gli aggiornamenti al sistema normativo, anche oggi ci troviamo a dover commemorare dei morti – ha commentato il presidente del Senato Ignazio La Russa, parlando all'assemblea di Palazzo Madama all'inizio della seduta pomeridiana - Più sicurezza è un impegno difficile, ma impegno impossibile. Occorre però la volontà di tutti. Nessuno escluso. Dalle istituzioni centrali a quelle locali, dalle imprese ai lavoratori, passando infine per le figure preposte al controllo della sicurezza”, ha detto esprimendo “il cordoglio personale e quello del Senato della Repubblica, alle famiglie delle vittime e gli auguri di pronta guarigione agli operai rimasti feriti. La nostra sincera vicinanza va infine ai familiari dei dispersi, la loro speranza è anche la nostra. Il loro dolore è anche il nostro".  Già ieri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si era messo in contatto con il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini esprimendo “il suo cordoglio per gli operai deceduti e solidarietà ai feriti, alle famiglie e ai colleghi di lavoro delle vittime, auspicando che sia fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente”.  (10 apr - Mol)

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