Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Edoardo Ferrario,
la satira intelligente
dal web al palco

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Edoardo Ferrario,<br> la satira intelligente <br> dal web al palco

Edoardo Ferrario, la satira intelligente dal web al palco

“Insomma? Che fate stasera?" "Andiamo a vedere lo spettacolo di Edoardo Ferrario. Quello di ‘Esami’”.  Un gruppo di ragazzi romani si organizza per andare a Villa Doria Pamphilj. Dopo il sold out del 9 luglio, mercoledì 22 il comico che ha scritto e interpretato la pluripremiata web serie legata al mondo dell’Università ha replicato il suo spettacolo: due ore di risate, divertimento, comicità pura. Un successo. Non ci sono solo però studenti universitari o giovanissimi tra il pubblico. Anzi.  C’è gente che Ferrario lo conosce e segue da tempo (negli anni scorsi ha portato i suoi monologhi nei locali di Trastevere e San Lorenzo, si è esibito nei teatri e nelle piazze di provincia prima di arrivare in tv con  Sabina Guzzanti  e in radio con  Serena Dandini). Romano, 28 anni,  ricci ribelli e una faccia da bravo ragazzo, Ferrario  nel suo show racconta disavventure e quotidianità (dalla difficoltà di trovare parcheggio agli imprevisti alla motorizzazione civile di Roma Nord  fino a una singolare performance a una sagra di paese), imita con straordinaria agilità ( Brignano, Dario Fo, Saviano) ritrae personaggi tanto bizzarri quanto reali. Al pubblico regala  un “one man show”  ironico e mai banale dove a farla da padrona è un linguaggio giovane, fresco, pulito. Acuto osservatore (del  web, della tv, dei social), attento esploratore (di neologismi, tendenze, gusti) con in tasca una laurea in giurisprudenza, Ferrario fa satira intelligente. Nel suo monologo non può mancare un riferimento all’attualità: da Mafia Capitale (“sarà forse una trovata di Sky dopo il successo di “Romanzo Criminale”?) alla crisi greca (la battuta “saremo i Varoufakis da’a patata” è piaciuta non poco) passando per piccole-grandi manie di oggi (come quella per le birre artigianali e la moda dei micro birrifici). Il giovane comico romano ha partecipato in varie occasioni all’Ottovolante di Radio Due e nel 2011 è stato finalista al Premio Massimo Troisi. Più di recente ha interpretato er Pips a La Prova dell’Otto di Caterina Guzzanti su Mtv e ha partecipato al programma Neri Poppins di Neri Marcoré su Rai3. Nel 2013 ha portato in scena Temi Caldi, il suo secondo spettacolo di stand up comedy mentre lo scorso è diventato una vera e propria star del web grazie a  “Esami” di cui è ideatore, autore e interprete. La web serie (che ha registrato un  boom di visualizzazioni ed è andata in onda anche su Rai 4) si è già guadagnata il premio come migliore web serie al Taormina Film Festival 2014, oltre al premio come Miglior web serie italiana al Roma Web Fest 2014. In attesa della seconda stagione (attesissima dai fan) lo  sceneggiatore e attore prosegue con i suoi show e dopo il successo alla manifestazione "I concerti nel parco" si prepara ora per fare tappa in provincia di Viterbo: “Grazie a tutti per la splendida serata di comprovata eleganza, siete stati d'una nobiltà assoluta- scrive Ferrario  su Facebook dopo la serata a Villa Doria Pamphilj -  domenica sera (26 luglio n.d.r) mi esibisco alla Festa dei Giovani di Faleria. Per chi non è venuto, chi vuole tornare ma soprattutto per chi è interessato alla Tuscia, che a detta di tutti è la nuova Berlino”. Che sia Roma, la Tuscia o Berlino con Edoardo  Ferrario le risate sono assicurate. (Gil- 26 lug)

MILANO, FADHEL JAÏBI TORNA CON “VIOLENCE(S)”

Arriva a Milano al Piccolo Teatro Studio (via Rivoli, 6) il 4 e 5 settembre lo spettacolo “Violence(s) - Delitti, grandi e piccoli” (Crimes both petty and serious) di Jalila Baccar e Fadhel Jaïbi per la regia di Fadhel Jaïbi con gli attori della Scuola e del Teatro Nazionale di Tunisia. Figura di rilievo nel panorama teatrale contemporaneo arabo ed europeo, Fadhel Jaïbi è conosciuto in Italia proprio grazie al teatro milanese, che nel 2004, in occasione del Festival del Mediterraneo, ha presentato Junun (Demenze). Nel 2010, è tornato al Piccolo con Yahia Yaïch/Amnésia. Un laboratorio sull’attore, tenuto da lui a Milano, è stato l’avvio di una collaborazione con il Piccolo in materia di formazione, lavoro che ora prosegue con il Teatro Nazionale di Tunisi, di cui Jaïbi ha assunto la direzione. Il ritorno al Piccolo del regista è il naturale sviluppo dell’attenzione che il Piccolo ha sempre dedicato all’area Euromediterranea, in questo caso in dichiarato sostegno a un artista che si muove con senso critico in un contesto molto difficile. Con questa nuova produzione, Jaïbi prosegue la propria indagine attorno al travaglio passato e presente della politica e della società tunisine. Violence(s) è una riflessione su delitti, grandi e piccoli, reali e immaginari, commessi da gente “comune”, esseri eccezionali o psicopatici. Si investigano i processi che scatenano il susseguirsi di violenze post-rivoluzionarie, rurali e urbane, in Tunisia; democrazia non perfetta, ma punta avanzata del movimento democratico dell’area mediorientale. L’artista, e lo spettacolo teatrale con lui, sentono l’obbligo di osservare le dinamiche di queste violenze  dall’alto, in un contesto universale, come viaggio nel profondo dell’animo umano che non può non attingere a Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, Shakespeare, Dante, Büchner, Pasolini, artisti che, nel tempo, si sono interrogati sulla sofferenza dell’uomo e su quanto di irreale, surreale, tragicomico e ineluttabile attraversi il nostro quotidiano. Biglietti: Platea - Intero 25 euro, Ridotto card Gio/Anz 20 euro, Balconata: Intero 22 euro, Ridotto card Gio/Anz 17 euro.

  

MACERATA, “LA BOHEME” DI MUSCATO TORNA ALLO SFERISTERIO

Debutta domenica 26 luglio allo Sferisterio di Macerata (via Santa Maria della Porta, 65) “La Bohème” di Leo Muscato. Se la Traviata “degli specchi” di Brockaus-Svoboda, che lo scorso anno ha fatto registrare due sold out consecutivi, è diventato uno dei titoli storici più visti del Macerata Opera Festival per la portata innovativa dell’allestimento, “La Bohème” di Muscato si prepara a compiere la stessa impresa. Trionfo del mondo giovanile in cui Schaunard suona la chitarra elettrica esprimendo la sua anima rock, Colline trascina i suoi libri in un carrellino, Mimì canta seduta in poltrona, con le gambe penzoloni dal bracciolo e una festa al bar diventa un party in stile musical con i coristi sui cubi, le luci fucsia e gli arredi zebrati. Un’opera ambientata nella Parigi sessantottina, periodo di fermento politico e di giovani in piazza, ma anche di grandi legami, amori e passioni, tutti elementi che si sposano con il mondo musicale e drammaturgico di Bohème, la cui trasposizione sul palcoscenico, attraverso la visione registica di Muscato, è riuscita in modo davvero trascinante. In palcoscenico due voci di assoluta bravura: Carmela Remigio e Arturo Chacón-Cruz nei coloratissimi panni di Mimì e Rodolfo. Con loro nel cast: Larissa Alice Wissel, Damiano Salerno, Andrea Porta, Andrea Concetti, Antonio Stragapede, Alessandro Pucci, Giacomo Medici, Roberto Gattei, Gianni Paci, Giovanni Di Deo insieme al coro Pueri Cantores “D. Zamberletti”. A dirigere l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il coro lirico “V. Bellini” e il complesso di palcoscenico Banda Salvadei è il maestro David Crescenzi. Lo spettacolo è in scena fino al 9 agosto insieme alle due nuove produzioni di Rigoletto, firmato da Federico Grazzini, e Cavalleria Rusticana / Pagliacci, firmato da Alessandro Talevi.

 

ROMA, “WEEKEND COMEDY” AL VITTORIA

La commedia di Sam e Jeanne Bobrick, “Weekend Comedy” arriva a Roma, al Teatro Vittoria (piazza Santa Maria Liberatrice, 10), dal 22 settembre al 18 ottobre diretta da Stefano Messina con Viviana Toniolo, Stefano Messina, Roberto Della Casa, Claudia Crisafio. Frank e Peggy, coppia rodata, sposata da molti anni, hanno programmato un weekend romantico in un cottage immerso nella natura, lontano dai problemi lavorativi che affliggono l’uomo e dalle faccende domestiche che pesano sulla donna, per ravvivare una fiamma se non proprio spenta certo ridotta a un lumicino che si scorge appena nel buio… Non appena la fiammella sta per riprendere un po’ di vigore, però, ecco che entrano in scena Jill e Tony, una giovane coppia di fidanzati che hanno affittato lo stesso cottage per trascorrere anche loro un weekend romantico negli stessi giorni. Dopo l’ovvio sconcerto iniziale e stabilito il fatto che si è trattato di un errore dell’agenzia immobiliare che si occupa di affittare la villetta, Jill e Tony sono pronti ad andarsene ma Frank, in uno slancio di generosità - e forse anche non tanto convinto dall’idea di trascorrere un intero weekend da solo con la moglie, in mezzo a un bosco, lontano dalla civiltà - li invita prima a rimanere a cena, poi, durante la cena, colpevole lo champagne offerto da Tony, a fermarsi per l’intero weekend, davanti allo sguardo allucinato e disorientato della moglie. La convivenza tra le due coppie, ovviamente, all’inizio non sarà idilliaca, ma poi, col passare del tempo, migliorerà sensibilmente fino a diventare un’occasione per entrambe di risolvere i loro problemi: Frank e Peggy ritroveranno la loro sintonia e si renderanno conto che il loro matrimonio è, nonostante le apparenze, ancora solido e felice mentre Tony, terrorizzato dapprima a impegnarsi definitivamente con Jill, troverà il coraggio, vedendo Frank e Peggy così affiatati, di fare il grande passo. Ma prima di arrivare al lieto fine, non mancheranno confronti divertenti, equivoci e risate.

 

GUBBIO, “ODISSEA – UN RACCONTO MEDITERRANEO”

Il Teatro Stabile dell’Umbria e il Comune di Gubbio presentano per la 55esima stagione estiva del Teatro Romano di Gubbio il progetto “Odissea – Un racconto mediterraneo”. Tre straordinari protagonisti del teatro italiano, Amanda Sandrelli, Tullio Solenghi e Moni Ovadia racconteranno le avventure dei personaggi più famosi e suggestivi dell’Odissea, per restituire al pubblico le più belle pagine dei versi di Omero, come fossero puntate di una fiction, la prima della storia della letteratura occidentale. Riavvicinarsi all’Odissea attraverso il fascino della parola detta, attraverso le parole del cantore vivo e in carne ed ossa, è il modo migliore per apprezzare i brani che negli anni della scuola abbiamo letto in silenzio. La ricchezza del progetto è nei tre cantori che trasportano con sé il proprio bagaglio e lo restituiscono con note a margine diverse e uniche. “L’Odissea è un arco che scavalca le epoche. E’ la classicità e al tempo stesso la modernità - racconta il regista Sergio Maifredi - inventa il flash back tremila anni prima del cinema americano, cala Odisseo all’Inferno duemila anni prima di Dante. Oggi la sua forza resta immutata”. Il primo appuntamento è previsto martedì 28 luglio alle 21.15 con Amanda Sandrelli che interpreta il V Canto, la ninfa Calipso. Con forza e dolcezza, portando in scena un testo coinvolgente e attuale ricco di contaminazioni con la letteratura contemporanea, la Sandrelli si rivolge alle donne che devono lasciare andare via la propria speranza, un uomo o un ideale, arrendendosi a ciò che è scritto, dando così vita a un’umanissima Calipso. Calipso, colei che nasconde. Nella sua isola nasconde Odisseo, che si trova lì da otto anni, lei gli ha offerto l’immortalità e la sua bellezza, eterna. Odisseo sa a cosa rinuncia, ma non vuole smettere di essere un uomo mortale e vuol continuare il suo viaggio così Calipso, piangendo, lo lascerà partire, come Atena le ordina di fare. Giovedì 6 agosto alle 21.15 in Odisseo e Penelope (Canto XIX) Tullio Solenghi racconta il primo incontro tra Odisseo e Penelope, dopo che Odisseo è approdato a Itaca. Odisseo finge di essere uno straniero che molto ha errato per mari e che, in una terra lontana, ha pure incontrato Odisseo. Chiede di poter parlare a Penelope in privato, lontano dagli sguardi dei proci. Penelope si lascia incantare dal racconto dello "straniero". Gli chiede prove: come era vestito Odisseo quando lo ha incontrato? E lo "straniero" ne fa una descrizione fotografica, quasi comica nella precisione dei dettagli, fin troppo perfetti. Penelope forse un sospetto lo ha, forse ha intuito che l'uomo di fronte a lei è il suo sposo. Ma gli Dèi fanno calare il sonno sulle sue palpebre. Lunedì 10 agosto alle 21.15 con Odisseo e la gara dell'arco (Canto XXI) Moni Ovadia corre sulle onde dell’Odissea arrivando all’Itaca di quello straordinario poeta che è Kostantinos Kavafis. Lo spettacolo proietta lo spettatore in una dimensione in cui la narrazione ritorna all’antico e primo modo in cui il poema omerico veniva offerto, gli spettatori devono ascoltare, non leggere e l’unione di una grande testo con un grande interprete permette di assistere a uno spettacolo di particolare attualità. Il racconto propone il momento in cui Penelope ha deciso di porre fine all’attesa: sarà sposa di chi, tra i proci, saprà tendere l’arco di Odisseo. I pretendenti, i proci, si preparano alla sfida; tra loro, sotto i dimessi stracci del mendìco, si cela Odisseo. Quando l’arco sarà nelle sue mani, Odisseo non esiterà a scoccare il dardo che trafiggerà la gola del più arrogante dei pretendenti. Le porte della reggia si serrano come le reti di una tonnara. La mattanza ha inizio. In caso di maltempo gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Comunale di Gubbio.

 

ROMA, ANIMA ANIMALE: IL READING DI DANIELA POGGI

Si chiama “Anima animale”, il reading di Daniela Poggi che andrà in scena a Roma, ai Giardini della Filarmonica Romana (via Flaminia, 118) il prossimo 7 agosto alle 21.30 nell’ambito della 22esima edizione de “I Solisti del Teatro”. Drammaturgia e allestimento a cura di Luca De Bei, musiche originali di Francesco Verdinelli. Sono sempre più numerose le voci che si levano a difesa degli abitanti non umani che condividono con noi la vita sulla Terra. Come Monsignor Mario Canciani il parroco di San Giovanni dei Fiorentini a Roma, il “prete che non scaccia i cani dalla chiesa”. Sempre più numerosi sono anche coloro che sostengono che gli animali abbiano un’anima. Papa Giovanni Paolo II tempo fa invitò i teologi a studiare un nuovo tipo di rapporto uomo-animale, fino ad arrivare a sostenere che “anche gli animali hanno un soffio divino” mentre Papa Paolo VI rispose così ad un signore che raccontava del dolore per la morte del suo cane: “lassù lo ritroverai”. Del resto chi vive quotidianamente con un cane o un gatto può tranquillamente testimoniare che questi animali hanno oltre all’intelligenza, all’istinto, a un loro linguaggio, alla capacità di rapportarsi a noi umani, anche una profonda sensibilità, una memoria inossidabile, la capacità di discernere tra bene e male, e poi il coraggio, la generosità, l’attitudine a prendersi cura, alla fedeltà, all’abnegazione. Di cosa altro dovrebbe essere dotato un essere vivente per poter affermare che possiede un’anima? Ma degli altri animali, quelli meno fortunati, quelli che vengono trattati come oggetti, stipati negli allevamenti intensivi prima di essere uccisi per finire sulla nostra tavola, cosa sappiamo? E di quelli selvaggi che vivono lontani da noi? Ebbene, attraverso storie di mucche coraggiose, galline caparbie, maiali innamorati, elefanti che si commuovono (oltre naturalmente a storie dei nostri amici cani e gatti) entreremo nel meraviglioso mondo della sensibilità animale.  Storie di vita condivisa tra umani e animali. Daniela Poggi darà voce alle vite di queste creature identificandosi con i loro sentimenti fino a diventare essa stessa quella creatura e fino a far vivere anche attraverso immagini, suoni, musiche ciò che gli animali provano, sentono e temono. A conferma che l’uomo non è l’unico depositario di emozioni, sentimenti, passioni, ma che ciò appartiene ad ogni creatura di questo pianeta. Biglietti: Intero - 15 euro, Ridotto - 13 euro, Gruppi di almeno 10 persone - 10 euro.

(© 9Colonne - citare la fonte)