Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

BOLDINI, DE NITTIS, ZANDOMENEGHI:
TRE “ITALIENS DE PARIS” IN MOSTRA

Giovanni Boldini (Ferrara 1842 - Parigi 1931), Giuseppe De Nittis (Barletta, 1846 - Saint-Germain-en-Laye, 1884), Federico Zandomeneghi (Venezia, 1841 - Parigi, 1917), esponenti di spicco della pittura italiana e internazionale di fine Ottocento, sono i protagonisti del nuovo appuntamento espositivo della Galleria Bottegantica di Milano, in programma da oggi al 21 dicembre. La mostra ripercorre, attraverso un'accurata selezione di 30 opere, le tappe fondamentali dell'arte dei tre Italiens de Paris, che seppero interpretare i sogni di un mondo in bilico fra Otto e Novecento, e in particolare quello della Parigi fin-de siècle, nella quale decisero di vivere stabilmente, condividendo amici, fama e successo professionale.

LAVORI A CONFRONTO - I lavori dei tre artisti sono messi a confronto con quelli di altri artisti italiani che lavorarono nello stesso periodo nella capitale francese, quali Vittorio Matteo Corcos, Ulisse Caputo, Antonio Mancini, Federico Rossano, Francesco Paolo Michetti che ne seppero catturare non solo l'atmosfera di grande vivacità, ma anche quella più dimessa e riservata. A questi si aggiunge il monzese Pompeo Mariani, attivo negli stessi anni a Montecarlo, in cui ritrasse il lusso e lo sfarzo della élite internazionale, protagonista degli anni ruggenti della Belle Epoque. Inoltre alla GAMManzoni - Centro Studi per l'Arte Moderna e Contemporanea di Milano sono in mostra, da oggi al 18 gennaio, 40 opere di Giovanni Boldini, alcune delle quali mai esposte in pubblico, provenienti da prestigiose collezioni private che ripercorrono tra le tappe fondamentali della carriera di quello che è considerato uno dei maggiori esponenti della pittura che seppe interpretare i sogni di un mondo in bilico fra Otto e Novecento.

LE OPERE IN MOSTRA - L'esposizione, che privilegia il periodo della sua piena maturità creativa e stilistica, vissuta a Parigi tra il 1871 e il 1920 circa, presenta opere di grande importanza, come il nucleo di quadri eseguiti per il mercante Adolphe Goupil dove a prevalere sono soggetti garbati o allusivi, ambientati fra un Settecento galante, esotismi orientaleggianti e una eccitante contemporaneità. Da questa miscela prende vita una serie di lavori, densi di materia e di colore, dove protagoniste sono dame abbigliate alla moda del tempo, dall'ingenuità maliziosa e carica di sottintesi, moderne interpreti di una femminilità vivace, spesso ritratte sullo sfondo di paesaggi rigogliosi. Di tale produzione la mostra accoglie capolavori come La lettera (1873), Giovane seduta al pianoforte (1873), Berthe esce per la passeggiata (1874), L' attesa (1878), La visita (1874) e gli acquarelli Al parco (1872) e Interno con figura elegante (1875), tutti eseguiti tra il 1872 e il 1878. A posare qui è Berthe, la graziosa modella e amante di Boldini per quasi un decennio, la cui fisionomia aggraziata torna con frequenza nei quadri del periodo. Di altrettanto interesse sono le "impressioni" paesistiche della campagna francese e le affascinanti vedute della Ville lumière, caratterizzate da un "realismo" singolare in cui l'artista ferrarese dimostra di padroneggiare sia il piccolo che il grande formato, basando ogni sua creazione sullo studio attento del vero. Esemplare è l' Omnibus in Place Pigalle (1882) dove la vita pulsante della città in continuo fermento abbaglia lo sguardo del pubblico. (Red – 24 ott)

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