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direttore Paolo Pagliaro

VIOLENZA SULLE DONNE, GRASSO:
NON SIA BATTAGLIA SOLO FEMMINILE

VIOLENZA SULLE DONNE, GRASSO: <BR> NON SIA BATTAGLIA SOLO FEMMINILE

Quella contro la violenza sulle donne "non può essere una battaglia solo delle donne, ma un impegno di tutti coloro, donne e uomini, che credono nell'eguaglianza, nei diritti della persona e nella democrazia". Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso, al convegno internazionale "Stop gender based violence by improving women's life" in Senato. "Sono pienamente consapevole e preoccupato di questo fenomeno in tutte le sue forme, dal sessismo di certe affermazioni considerate, a torto, "leggere" alle offese e alle minacce; dall'uso, che purtroppo sta diventando frequente anche nel nostro paese, dell'acido come forma di sfregio, sino ai troppi casi di femminicidio". Secondo Grasso "non si tratta solo degli omicidi e delle lesioni gravi da parte di partner o ex partner. Ci sono donne che subiscono quotidianamente maltrattamenti, violenze sessuali e psicologiche, minacce e molestie. Donne, anche minorenni, alle quali viene negato l'accesso all'istruzione o al mondo del lavoro e che, essendo in condizioni di dipendenza economica, non riescono ad allontanarsi da un contesto relazionale di rischio e di violenza".

GARANTIRE UNA PROTEZIONE IMMEDIATA - "Ogni condotta – continua Grasso - che mira ad annientare la donna nella sua identità e libertà, non soltanto fisicamente, ma anche nella sua dimensione psicologica, sociale e lavorativa, è una violenza di genere. Per contrastare efficacemente questa deriva ritengo essenziale garantire alle vittime una protezione efficace sin dai primi atti penalmente rilevanti. Ciò consentirebbe, da un lato, di prevenire offese ulteriori e più gravi, con un crescendo di intensità che spesso culmina nell' omicidio; dall'altro, faciliterebbe l'emersione di sopraffazioni, che in troppi casi vengono tenute nascoste dalle stesse vittime per paura o per vergogna".

NO ALLE GIUSTIFICAZIONI - Contro la violenza sulle donne, dice il presidente del Senato, "è necessaria una reazione di condanna forte e chiara. Non esiste tolleranza né giustificazione alcuna per le condotte che ledono i diritti delle donne, e la consapevolezza condivisa della gravità del problema, come spesso succede nel campo dei comportamenti sociali, è il presupposto indispensabile perché davvero, un giorno, si realizzi un effettivo, concreto cambiamento". (PO / Sis – 25 nov)

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