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UCRAINA, GENTILONI: PACE DIPENDE DA RUSSIA

UCRAINA, GENTILONI: PACE DIPENDE DA RUSSIA

“Il governo italiano farà di tutto” perché il risultato del vertice di Minsk “sia fermare la guerra e aprire una prospettiva e un quadro nel quale la Russia venga recuperata alla dinamica della sicurezza europea. Rendere possibile questo quadro dipende soprattutto dalla Russia: siamo stati messi più volte di fronte a impegni presi e non mantenuti da parte di Putin, se sarà così di nuovo si rischia che ci siano ancora divisioni”. È molto chiaro, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, attribuendo alla Russia il grosso delle responsabilità del futuro della crisi con l’Ucraina. “Il rapporto con la Russia dipende da loro, la rottura unilaterale con quanto successo in Ucraina è una cosa su cui è la Russia che deve fare un passo indietro”.

SINERGIA DI COMPORTAMENTI TRA NATO E UE - Secondo Gentiloni “c’è stata tra Nato e Ue una sinergia di comportamenti totale, le scelte sulle sanzioni e sui negoziati sono state ampiamente condivise, forse la Ue ha messo più l’accento sui negoziati mentre la Nato ha difeso alcuni paesi membri, in primis quelli baltici”. Da Minsk 1, secondo il ministro, sono giunti risultati importanti: “Penso si debba registrare un buon risultato della diplomazia europea in quanto tale, perché l’Unione Europea si è mantenuta unita in questi cinque mesi dopo Minsk 1 e ha deliberato sanzioni misurate ed equilibrate prese all’unanimità: un fatto rilevante di cui dobbiamo rivendicare all’Alto Rappresentante Mogherini il merito”.

GERMANIA EUROPEA E NON EUROPA TEDESCA - Gentiloni respinge poi le accuse di chi ha visto un’Europa troppo schiacciata sulle posizioni della Germania : “Negli Usa il dibattito in questo momento è sull’Europa che è diventata troppo centrale nella risoluzione di problemi di cui prima si faceva carico l’America, accompagnata da un certo scetticismo sui negoziati. La Germania è importante ma io credo che la stessa Merkel sia consapevole che bisogna pensare a una Germania europea e non a un’Europa tedesca. L’Europa deve diventare sempre di più un attore politico”. – Ad ogni modo “Il futuro delle trattative per la risoluzione della crisi russo-ucraina deve passare anche e soprattutto “da una parte da un trilaterale Ue-Mosca-Kiev per garantire la regolarità delle forniture energetiche, argomento di grandissima importanza strategica per l’Italia” e dall’altra “riprendere i colloqui sull’impatto che l’accordo di associazione tra Ucraina e Ue ha nei confronti della Russia: bisogna rassicurare la Russia sul fatto che l’Ucraina non aderisce alla Nato e che dell’impatto dell’accordo la Russia viene messa al corrente”. (Sis – 13 feb)

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