Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

L'Istituto Italiano di Cultura partecipa
alle celebrazioni dello Stockholm Pride

BigItaly focus
BigItalyFocus è un servizio di news quotidiane che offre informazioni e approfondimenti sul meglio della presenza italiana nel mondo. Dal lunedì al venerdì, offre un panorama di informazione completo che spazia dalle attività di cooperazione al made in Italy

L'Istituto Italiano di Cultura partecipa <br> alle celebrazioni dello Stockholm Pride

(25 luglio 2017) Stockholm Pride è in programma nella capitale svedese dal 31 luglio al 6 agosto. A Stoccolma l’evento è ormai tradizione visto che la parata si ripete dal 1998. Un appuntamento fisso a cui partecipa anche l'Istituto Italiano di Cultura della città che prende parte alle celebrazioni nell'ambito del cluster EUNIC (European Union National Institutes for Culture) che quest'anno per la prima volta aderisce attivamente al programma. In occasione dello Stockholm Pride, infatti, l’Istituto Italiano di Cultura, insieme agli altri membri del cluster EUNIC, promuove “Eleutheria”: un festival dedicato a tematiche LGTBQI con una rassegna cinematografica, due tavole rotonde con ospiti locali e internazionali e la partecipazione alla tradizionale parata. L’Istituto Italiano inaugura l’iniziativa lunedì 31 luglio alle 15 al Klarabiografen con il film “Più buio di mezzanotte” di Sebastiano Riso. (red)


SCHEDA / IL FILM


Più buio di mezzanotte è un film del 2014, esordio alla regia di Sebastiano Riso. È stato presentato in concorso alla Semaine de la Critique al Festival di Cannes 2014. Il film è interpretato da Davide Capone, Micaela Ramazzotti, Monica Guerritore, Vincenzo Amato, Pippo Delbono, Rosalinda Celentano e Lucia Sardo. Protagonista è Davide non è come gli altri adolescenti. Alcuni tratti del suo aspetto lo fanno sembrare una ragazza. A quattordici anni decide di scappare di casa e il suo intuito, o forse il destino, lo portano a scegliere come rifugio Villa Bellini, il più grande parco di Catania, un mondo a sé, marginalizzato, che appartiene alle persone di fronte alle quali la città preferisce chiudere gli occhi. Qui Davide incontra amici e compagni, fra cui “La Rettore”, anche lei scappata di casa. La vita di strada è una sfida continua ai principi di Davide, ma soprattutto un’affermazione della sua diversità. Furti e prostituzione sembrano essere il prezzo da pagare. Quando Davide viene accettato in questa famiglia allargata, crede di essersi lasciato i problemi alle spalle, ma si tratta solo di un’illusione. Il ricordo della sofferenza vissuta a casa con un padre drogato e un madre amorevole ma incapace di aiutarlo, riaffioreranno in maniera così dolorosa da far apparire piccoli i problemi della vita di strada. Quando il passato lo raggiungerà, Davide sarà costretto a compiere una scelta molto difficile, questa volta da solo.

(© 9Colonne - citare la fonte)