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direttore Paolo Pagliaro

Al Maxxi arte e intelligenza artificiale con Re:Humanism

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Al Maxxi arte e intelligenza artificiale con Re:Humanism

Le dieci opere finaliste della seconda edizione del Re:Humanism Art Prize saranno esposte dal 5 al 30 maggio al Maxxi – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma nella mostra collettiva "Re:Humanism – Re:define the Boundaries" curata da Daniela Cotimbo, curatrice e presidente dell’associazione Re:Humanism, con il sostegno di Alan Advantage. A queste si aggiunge l'opera vincitrice dello speciale Romaeuropa Digitalive Prize che verrà invece presentata nell'ambito del festival romano nell'autunno del 2021. Il tema della mostra è il rapporto fra Intelligenza Artificiale e arte contemporanea, in tutte le sue implicazioni, dalle trasformazioni dei concetti di corpo e identità alla politica, dalle nuove modalità di produzione della conoscenza alla robotica, passando per un approccio antropologico all'IA e al futuro del pianeta. Durante il periodo della mostra sono previsti incontri e talk, sia in presenza che in streaming, con alcuni esperti di Intelligenza Artificiale, con artisti ed esponenti del mondo dell'arte e della cultura contemporanea. Le dieci opere toccano innumerevoli temi: gli Entangled Others (il ricercatore e architetto norvegese Feileacan McCormick e la neural artist Sofia Crespo) hanno realizzato un ecosistema acquatico digitale in 3D dal titolo "Beneath the Neural Waves 2.0"; l'artista svizzera Johanna Bruckner ha creato un'installazione video dal titolo "Molecular Sex" che ha come protagonista un sex-robot gender fluid; il collettivo Umanesimo Artificiale si è occupato di tradurre in suono le mutazioni del DNA attraverso il progetto "ABCD1"; da Harvard il duo americano-libanese composto da Elizabeth Christoforetti e Romy El Sayah ha immaginato veri e propri quartieri di corpi-casa in "Body as Building"; dalla New York University il cinese Yuguang Zhang indaga il confine fra umano e artificiale nella serie "(Non-)Human: The Mooving Bedsheet"; artisti come Irene Fenara, Mariagrazia Pontorno e il russo Egor Kraft con le loro rispettive opere "Three Thousand Tigers", "Super Hu.Fo Voynic" e "Chinese Ink" hanno stabilito una connessione fra tecniche antiche e tecnologie contemporanee; infine, Numero Cromatico e Carola Bonfili hanno trasportato forme e pratiche della tradizione letteraria nei mondi della realtà virtuale e dell'IA con le loro rispettive opere "Epitaphs for the human artist" e "The Flute-Singing".

QUATTRO INCONTRI ONLINE DEDICATI ALLA MOSTRA "JOSEF KOUDELKA. RADICI"

Dal 13 aprile al 6 luglio si svolgerà il ciclo di quattro incontri in streaming "Radici. Sguardi sulla mostra" sui canali social del Museo dell'Ara Pacis di Roma, nell'ambito della mostra "Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza", promossa nella sua unica tappa italiana da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zetema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca. Gli appuntamenti previsti sono: "Vedere per comprendere. Fotografare l'archeologia romana" con il fotografo Andrea Jemolo (13 aprile ore 18.30), "Storia e storie dal Mediterraneo" con l'archeologo Emanuele Greco (11 maggio ore 18.30), "Il percorso e la mappa. Il viaggio di Josef Koudelka alla ricerca delle radici del Mediterraneo" con il geografo Franco Farinelli (8 giugno ore 18.30) e "Impressioni, emozioni, rovine" con l'archeologo Simone Foresta (6 luglio ore 18.30). Ogni relatore offrirà il proprio sguardo sul viaggio fotografico di Josef Koudelka alla scoperta delle radici della nostra storia. Il lavoro presentato è il frutto di un progetto unico nel suo genere, durato trent'anni, e realizzato ritraendo alcuni dei più rappresentativi e importanti siti archeologici del Mediterraneo.

BOLZANO OSPITA LA PRIMA MOSTRA ITALIANA DI MICHAEL KREBBER
Dal 29 maggio all'8 gennaio 2022 la Fondazione Antonio Dalle Nogare di Bolzano presenta la prima mostra personale di Michael Krebber in Italia, intitolata "Studiofloor and Diamond Paintings", curata da Vincenzo de Bellis in collaborazione con Greene Naftali Gallery (New York) e con il sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano. Artista di fama internazionale e figura centrale sulla scena artistica tedesca tra gli anni Ottanta e Novanta, Michael Krebber è diventato, negli anni, riferimento per un'intera generazione di artisti più giovani, grazie a una costante ricerca attenta a mettere in discussione le convenzioni e i confini del medium pittorico, inteso dall'artista come spazio di dialogo e zona di contaminazione, piuttosto che un modo finalizzato alla produzione di un oggetto.

"ARTE ALFABETO UNIVERSALE” DEDICATA A BOUABRE’
La mostra "Frédéric Bruly Bouabrè. Arte Alfabeto Universale" è dedicata all'artista ivoriano scomparso nel 2014 ed è ospitata dal Palazzo delle Esposizioni di Lucca, curata da Alessandro Romanini e organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Fondazione Lucca Sviluppo, con il patrocinio della regione Toscana e dell'Ambasciata della Costa d'Avorio in Italia e la collaborazione della Fondazione Alighiero e Boetti. Per tutto il mese di aprile la mostra sarà fruibile virtualmente da parte del pubblico attraverso visite guidate online, virtual tour, pillole video e attività digitali che saranno comunicate sui canali social della Fondazione Banca del Monte di Lucca e del Palazzo delle Esposizioni, mentre la data di chiusura è stata prorogata fino al 13 giugno. Oltre 350 le opere esposte, provenienti da collezioni private e dalla famiglia dell'artista, mettendo in evidenza le varie fasi della sua lunga carriera ed illustrandone i vari aspetti tematici, poetici e biografici. Molti i documenti autografi e le foto storiche, anche inedite e prestate per la prima volta dalla famiglia. Tra i documenti in mostra, numerosi testi poetici e saggi scritti dall'artista, epistole e curiosità, come il bozzetto originale dell'orologio progettato da Bouabrè per Swatch. Frédéric Bruly Bouabrè ha esposto in prestigiosi spazi pubblici e privati internazionali, a partire dalla celebre mostra "Magiciens de la terre", allestita nel 1989 al Centre George Pompidou di Parigi, che ha portato alla luce per la prima volta l'arte africana contemporanea, e la successiva "Africa Remix", passando per il Guggenheim Museum di Bilbao, la Tate Modern di Londra e il Portikus di Francoforte. È stato inoltre protagonista di importanti manifestazioni come la Biennale di Venezia, Documenta di Kassel e la Biennale di San Paolo.

(© 9Colonne - citare la fonte)