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direttore Paolo Pagliaro

34 CASI PER 100MILA
COVID IN LIEVE RISALITA

L’incidenza settimanale del Covid-19 a livello nazionale è in lieve risalita: 34 per 100.000 abitanti (nella settimana dal 15 ottobre alla data di ieri) contro i 29 per 100.000 abitanti registrati in precedenza secondo i dati del ministero della Salute. Lo rende noto la cabina di regia dell’Iss. L’incidenza si trova al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che “potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti” si legge nella nota. Nel periodo 29 settembre - 12 ottobre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,86 (range 0,82 – 0,90), al di sotto della soglia epidemica e in leggero aumento rispetto alla settimana precedente. Aumenta lievemente l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,89 (0,84-0,93) al 12 ottobre contro Rt=0,83 (0,78-0,88) al 5 ottobre).

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 3,7% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 4,2%. Abruzzo, Campania, Fvg e Piemonte risultano classificate a rischio moderato e le restanti a rischio basso e nessuna, tranne una, riporta allerte di resilienza. In aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.759 contro 4.551 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (33% vs 34% la scorsa settimana). È in leggero aumento invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 47%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (19% vs 19%). “Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, in particolare nelle categorie a rischio, anche attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti – conclude la nota -. È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”. (22 OTT - red)

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