Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

‘MANOVRA ESPANSIVA
ACCOMPAGNA RIPRESA’

 

“E' una legge di Bilancio espansiva, che accompagna la ripresa ed è in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l'azione economica di questo governo, il Def, la nota di aggiornamento e il Pnrr. Si agisce sulla domanda ma anche molto sull'offerta. Tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti, miglioriamo la spesa sociale con particolare attenzione a giovani e donne. Abbiamo dato priorità agli interventi che stimolano la crescita". Così il premier Mario Draghi, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri dedicato alla Legge di Bilancio. "Il paese – aggiunge Draghi - quest'anno crescerà oltre il 6%, probabilmente ben oltre. Questa è una bussola ed è la strategia di questo governo. E' un momento molto favorevole e dobbiamo essere capaci di mantenere questa crescita anche per gli anni a venire". "Sempre maggiore attenzione si pone alla qualità di questa crescita - aggiunge - sulla sostenibilità, sull'inclusività, sull'equità di questa crescita. E' un mutamento del pensiero e dell'azione". "Per le tasse mettiamo a disposizione circa 12 miliardi per ridurre la pressione fiscale nel 2022 – continua Draghi - Non 8 come si dice in giro. Ci sono 8 miliardi a disposizione per un intervento mirato per ridurre imposte sulle società, imposte sulle persone, cuneo fiscale. Ci sono varie ipotesi di impiego di questi 8 miliardi, che definiremo insieme al Parlamento. Nel triennio 2022-2024 destiniamo in termini cumulati quasi 40 miliardi di riduzione delle imposte. Sono cifre mai stanziate". "Per quanto riguarda le pensioni – sottolinea Draghi - l'impegno del governo è ritornare in pieno al contributivo. La quota 100 finisce alle fine di quest'anno. La misura contenuta in questa legge di Bilancio prevede una transizione a quella che chiameremo quota 102, con 38 anni di contributi e 64 anni di uscita". "Il governo - aggiunge - rimane disponibile al confronto con le parti sociali nelle settimane che verranno".

 

FRANCO. “L’obiettivo è quello di aiutare la nostra società e la nostra economia a uscire dalla crisi della pandemia. L’ipotesi è che già nel secondo trimestre dell’anno prossimo il nostro Pil torni a livello pre-crisi e questo vuol dire anche un recupero dei livelli occupazionali” afferma invece il ministro dell’Economia Daniele Franco, che in merito all’avvio della riforma fiscale precisa: “Non definiamo oggi la modalità del taglio da apportare alle imposte ma le finalità principali che sono il taglio dell’Irpef e dell’Irap. Nelle prossime settimane ascolteremo le parti sociali e proporremo un emendamento governativo alla manovra che definisca le modalità di utilizzo di questi 8 mld, che sono un avvio di riforma del sistema fiscale italiano”.

 

ORLANDO. “Possiamo dire con forte soddisfazione che ci troviamo di fronte a una manovra che è di forte segno sociale e che offre nuovi strumenti di contrasto alle disuguaglianze, quelle che c’erano e quelle che rischiano di crescere con la pandemia”: così invece il ministro del Lavoro Andrea Orlando, secondo cui nel provvedimento “c’è un forte investimento sulle politiche sociali ma nell’insieme c’è un fatto nuovo: viene istituito fondo per la parità salariale di genere di 52 milioni di euro finalizzato a ridurre il gap che si è prodotto nel tempo”. Sul reddito di cittadinanza Orlando infine precisa: “Si interviene con un rifinanziamento significativo legato però anche a un intervento di razionalizzazione dell’istituto, a un migliore collegamento con le politiche attive: è stato introdotto un meccanismo che spinge di più alla ricerca del lavoro e sgravi contributivi per le imprese per le assunzioni a termine dei percettori. È stato intensificato in modo significativo il sistema dei controlli ed è stata prevista la revoca del beneficio dopo il secondo rifiuto”.

LE MISURE. Nella legge di bilancio è previsto inoltre il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax; il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile. Si stanziano risorse per contenere gli oneri energetici nel 2022. La grande novità rispetto a quanto già stabilito con la nota di aggiornamento al Def è l’accordo su ‘quota 102’, valido solamente per il prossimo anno: sarà possibile andare in pensione con un totale di 102 tra anni di età e anni di contribuzione, anche grazie a un fondo di qualche centinaio di milioni, più un altro di 600 milioni per favorire l’uscita anticipata dal lavoro per i dipendenti delle pmi in crisi con almeno 62 anni. Si allarga infine l’Ape sociale e rimane Opzione Donna. Il livello di spesa del Reddito di cittadinanza viene allineato a  quello dell’anno 2021, introducendo correttivi alle modalità di corresponsione e rafforzando i controlli.  Vengono previsti stanziamenti aggiuntivi per le amministrazioni centrali e locali dal 2022 al 2036; viene aumentata la dotazione del  Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2022-2030; vengono stanziate risorse per  il Giubileo di Roma e per le Olimpiadi di Milano-Cortina. Sono prorogate e rimodulate le  misure di transizione 4.0 e quelle relative agli incentivi per gli investimenti  immobiliari privati. Vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia Pmi, la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese. il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia.  Il congedo di paternità di 10 giorni viene reso strutturale. Viene aumentata la dotazione del Fondo di Finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo Italiano per la Scienza e viene creato un nuovo fondo per la ricerca applicata. Le borse di studio per gli specializzandi in  medicina vengono portate in via permanente a 12.000 l’anno. Viene disposta la proroga  fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante  l’emergenza Covid-19. (Gci / Roc / Sis – 28 ott)

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