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TIMMERMANS: NELL'UE
SPAZIO PER IL NUCLEARE

Nell'Unione europea c'è spazio per il nucleare, purché frutto di scelte “ponderate” e consapevoli. Ricorrere all'energia da atomo resta “un diritto sovrano degli Stati nel decidere il proprio mix energetico” e per questo motivo la Commissione Ue non si opporrà nel caso gli Stati membri dovessero ricorrere a questa opzione per il futuro. Lo afferma Frans Timmermans, vicepresidente dell'esecutivo comunitario e responsabile per il Green Deal, in un'intervista concessa a un gruppo di testate europee, tra cui la Stampa. La Francia insiste sul nucleare, il ministro Cingolani dice di non abbandonare la ricerca. La sostenibilità passa per il nucleare? “Sapevamo fin dall'inizio che l'energia nucleare è qualcosa che gli Stati membri scelgono o no. Sosterremo ogni Stato membro che deciderà di procedere con il nucleare. È nostro compito, è previsto dai trattati. Ma spesso le argomentazioni di entrambe le parti, di chi si dichiara favorevole e di chi si dichiara contrario, sono basate sulle emozioni. Per cui occorre razionalizzare il dibattito, e mi auguro che chi deciderà di andare avanti col nucleare lo faccia sulla base di scelte razionali e dopo aver fatto bene i calcoli”, “sappiamo che il nucleare ha il grande vantaggio di non produrre emissioni di CO2. Però le centrali hanno bisogno di energia per poter funzionare. Ci sono poi tre svantaggi: in primo luogo producono scorie e la nostra idea è che dovremmo muoverci in direzione di energie che non producano rifiuti, quindi il nucleare non è proprio verde. In secondo luogo ci sono i rischi, e da ultima c'è la questione dei costi. Il costo delle rinnovabili sta diminuendo, mentre quello del nucleare invece no e c'è la possibilità che addirittura aumenti. Per questo dico che quando compi questo tipo di scelta devi farlo in modo razionale”. (4 NOV - red)

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