Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

OMICRON, CORSA
AI VACCINI SPECIFICI

Mentre il numero di dosi di vaccini anti-Covid complessivamente iniettate a livello mondiale si avvicina ai dieci miliardi, facendo rilevare un’evidente beneficio in termini di vite umane salvate, la quantità delle infezioni ha invece fatto registrare un ulteriore primato pari a oltre 77 milioni e mezzo di contagi in quattro settimane sempre su scala planetaria. Si tratta di un valore mai raggiunto finora e che ben fotografa la capacità infettiva della variante Omicron. A cambiare le cose, segnando un ulteriore passo verso l’abbattimento della pandemia, potrebbe essere in tempi medi l’entrata in scena di sieri specifici contro questo ceppo. A tale proposito, nelle ultime ore il gigante farmaceutico Moderna ha reso noto di aver avviato uno studio intermedio, testando una dose di richiamo del suo vaccino anti-Covid-19 specificamente progettato per colpire Omicron. Uno studio simile era stato lanciato il giorno precedente anche dalla rivale Pfizer.

Va comunque sottolineato che ormai si sta facendo sempre più corposa la documentazione specialistica che evidenzia l’efficacia delle terzi dosi dei sieri già attualmente disponibili sia di Pfizer che di Moderna contro Omicron. Tra questi anche tre studi condotti dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie. In ogni caso Moderna studierà il suo booster specifico per Omicron negli adulti di età pari o superiore a 18 anni, testandolo in due gruppi di individui: uno formato da soggetti che abbiano ricevuto le prime due dosi di vaccino “originale” e un altro composto da chi ha anche avuto il “booster”. (27 GEN - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)