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direttore Paolo Pagliaro

TOTI: SCONSIDERATO
ANTICIPARE IL VOTO

“Giudico ciò che è accaduto in Parlamento in modo estremamente negativo ed è un'opinione condivisa da tanti presidenti di Regione. Trovo che la foga di anticipare il voto che ci sarebbe stato in primavera sia un'azione sconsiderata. Generata da Conte, ma determinata dagli amici del centrodestra che hanno posto condizioni inaccettabili. Un gol di rapina per evitare di fare scelte davvero riformiste”. Lo dice il presidente della Liguria e di Italia al Centro, Giovanni Toti, in un’intervista a La Stampa. Cosa farà ora Italia al centro? “Come ho detto al direttivo del partito, poco fa: vediamo cosa fanno tutti gli altri, come si muovono. Da soli contiamo relativamente. Di certo per noi la stella polare è l'Agenda Draghi. Partiamo dal programma, dai progetti, e dialoghiamo. Di certo non andremo a promettere scostamenti di bilancio con questo debito pubblico o passi indietro sulla collocazione europea e atlantista del Paese”. Possibile in futuro immaginarla insieme al Pd di Letta? “Letta ha tutta la mia stima ma deve spiegarmi come fa ad intestarsi insieme Draghi e chi lo ha pugnalato come Conte”. Rixi, della Lega, ha detto che con il voto di Italia al centro lei è fuori dal centrodestra. Che significa? “L'onorevole Rixi ha evidentemente una gran voglia di metterci fuori ed è una profezia che si autoavvera. D'altro canto se non ci invitano ai pranzi noi non ci presentiamo di soppiatto. Non siamo mai stati coinvolti a Villa Grande, non siamo mai stati consultati dalla Lega, quindi non vedo quali patti avremmo violato”. (22 lug - red)

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