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BONACCINI: PRENDIAMO
I VOTI PENTASTELLATI

“Dobbiamo prendere i voti dei grillini, anche senza l'alleanza con il Movimento 5 Stelle. Si può vincere, io ci credo. Senza agitare lo spauracchio della destra ma indicando un programma migliore. E rinnovando le candidature: quelli che si ritengono leader nazionali devono andare a prendere i voti. Poi personalità della società civile”. Così Stefano Bonaccini in un colloquio con Repubblica. Il presidente dell'Emilia-Romagna giudica quindi impossibile una nuova alleanza con il Movimento 5 Stelle: “Condivido le parole di Enrico Letta su Repubblica. Il giocatore che litiga con l'arbitro e esce dal campo, facendo vincere gli avversari, la volta dopo è squalificato. Giuseppe Conte sapeva cosa stava facendo, ha rianimato anche Matteo Salvini che era in un angolo. Questa destra è sempre più populista, la misura la danno le dimissioni di Gelmini, Brunetta e Carfagna. Se la politica ha un senso, non ci possiamo alleare”. Le regionali dell'Emilia Romagna sono un modello? “Sì, il Movimento 5 Stelle non volle fare l'accordo e io dissi: vi vengo a prendere i voti uno a uno a casa vostra. Così è stato. La gente non vota più per tutta la vita lo stesso partito” ma “guai se giochiamo la partita sull'antifascismo, andremo poco lontano. Noi dobbiamo dire che abbiamo un programma molto migliore del loro. Sull'ambiente, sui diritti civili, sulla sanità. Anche un elettore leghista che fa l'operaio e prende 1.300 euro al mese preferisce la sanità pubblica”. Con quale coalizione? “Ex di Forza Italia, Calenda, Renzi, fino alla sinistra di Bersani, Errani e Elly Schlein. In Emilia Romagna abbiamo fermato una destra che sembrava inarrestabile. Se Calenda si rifiutasse adesso di fare un'alleanza, senza M5S, sarebbe poco coerente”. (25 LUG - red)

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