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MELONI: ECCO COME
RILANCEREMO ECONOMIA

“Chi si aspettava un centro-destra diviso e litigioso, è rimasto deluso. Come lo sarà chi si attende che polemizzeremo tra noi o che scenderemo in una campagna elettorale di lotta nel fango come sta tentando di fare la sinistra”. Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia sul Giorno, parlando del programma elettorale del centrodestra. Secondo Meloni, “il punto primo è quello di sostenere l'economia reale, il lavoro e chi crea ricchezza e vuole assumere, innanzitutto togliendo vincoli, lacci e lacciuoli che non sono necessari e utili. Faccio il caso del tetto al contante: è una misura che non serve a combattere l'evasione e che, anzi, ci crea una concorrenza sleale, perché in Germania e in Austria non c'è. Dunque, dobbiamo avere poche regole, rigorose e chiare. E non disturbare chi lavora, perché uno Stato giusto capisce che la ricchezza la creano le imprese e i lavoratori e non i decreti”. Meloni spiega al Giorno che “se vuoi garantire un salario minimo, un salario dignitoso, non serve una riga di decreto ma una misura che riduca il costo del lavoro prevalentemente lato lavoratore, come perfino Confindustria è arrivata a chiedere. Dunque, si tratta di tagliare il cuneo fiscale come è stato tante volte evocato, senza che sia stato fatto. Questo fa aumentare i soldi in busta paga e fa recuperare potere d'acquisto. Ma non basta: dobbiamo favorire le nuove assunzioni strutturalmente”. Come farlo? “Un'altra misura che abbiamo allo studio è quella del "più assumi meno paghi". In pratica, più è alta l'incidenza dei dipendenti in rapporto al fatturato meno tasse paghi. E si può fare sia con la super-deduzione del costo del lavoro sia con la riduzione dell'Ires. Il che non vuol dire colpire le imprese ad alta tecnologia, ma incentivare il lavoro”. (30 lug – Red)

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