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BERSANI: IRRAGIONEVOLE
LA FATWA VERSO CONTE

Intervistato dal Corriere della Sera, Pierluigi Bersani sottolinea che non si ricandiderà. “Ho fatto 20 anni il parlamentare da ministro, da segretario e da deputato semplice. Penso che basti. Non abbandono la politica, né la compagnia, darò una mano in altre forme. A settant'anni consiglio a tutti di avere disponibilità e non aspirazioni. Dopo queste elezioni ci sarà un reset, si aprirà una fase nuova che io mi auguro di costruzione. Noi abbiamo alle spalle l'esperienza del governo Draghi che non era un'agenda, era una occasione di organizzare i campi della politica in condizioni di sicurezza per il Paese”. Occasione sprecata? “Il giorno dopo la caduta del Conte-due dissi ‘muoviamoci per stringere i bulloni di un campo progressista’. Non è avvenuto”. In caso di stallo lei non si augura un governo di tutti, guidato ancora da Draghi? “Gli stalli sono un problema enorme per il Paese, perché non si arriva a governi che abbiano un progetto chiaro, coerente e condiviso”. Ha sbagliato Letta a legittimare Giorgia Meloni? “No, non credo, ma è una destra che si sta rimpannucciando all'estremo di meccanismi regressivi più generali. Nell'ultima chiacchiera con Epifani prima che morisse eravamo alla Camera e lui mi disse ‘come diavolo è possibile che due riformisti come noi si ritrovano alla sinistra estrema dell'emiciclo?’. Io risposi ‘Guglielmo, è che si sono fatti tutti più in là’”. Fosse ancora segretario del Pd, si muoverebbe diversamente da Letta sulle alleanze? “Non faccio nessuno sconto né all'immaturità, né agli errori gravi del M5S, ma davanti a questa destra trovo irragionevole la fatwa politica e tecnica verso Conte”. (4 AGO - red)

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