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ZAKI, QUANDO UN RINVIO
E' GIA' PERSECUZIONE

“Rinvio al 28 febbraio”. Con un breve post su Facebook, Patrick Zaki comunica che il tribunale di Mansoura ha nuovamente aggiornato l’udienza del processo nel quale rischia una condanna fino a cinque anni di carcere con l'accusa di diffusione di notizie false. Lo studente egiziano dell'università di Bologna è stato detenuto al Cairo per 22 mesi, per essere poi scarcerato nel dicembre del 2021. Prima del rinvio di quest’ultima  udienza, Zaki aveva scritto sempre sui social: “Sono grato a tutti gli amici per il loro infinito sostegno. Ad ogni sessione ricevo un enorme numero di messaggi di sostegno e amore che mi fanno sentire di non essere solo in questa difficile esperienza e mi danno qualche speranza che qualcosa di bello possa accadere presto. Spero che questo incubo finisca presto e di poter tornare a studiare in Italia normalmente”. E Amnesty International Italia denuncia sulla propria pagina Facebook: “Ennesimo rinvio dell’udienza del processo a Patrick Zaki. Si torna in aula il 28 febbraio. Un rinvio abnorme considerando che la nona udienza si terrà quando saranno stati superati abbondantemente i tre anni dall’inizio di questa persecuzione giudiziaria”. (Roc – 29 nov)

  

 

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