di Paolo Pagliaro
La Camera ha approvato tra molte polemiche il decreto che ha l’obiettivo di allontanare le navi delle Ong dal Mediterraneo. La maggioranza sostiene che la norma si inserisce nel solco tracciato dall’ex ministro dell’interno Marco Minniti, del Pd. Le opposizioni fanno appello ai valori umanitari e cristiani violati da una misura che scoraggia l’aiuto a persone in pericolo.
Il dibattito sull’immigrazione si ripete uguale a stesso da molti anni, alimentato da questioni di principio e da emozioni, più raramente da numeri e dati di fatto. Si invoca una fantomatica risposta europea che in realtà esiste da sempre, visto che- in proporzione al numero degli abitanti -quasi tutti gli Stati dell’Unione hanno accolto più richiedenti asilo dell’Italia,
C’è un numero, in particolare, su cui nessuno si sofferma: sono i 130 mila ricchi che negli ultimi anni il passaporto europeo se lo sono comprato. Si tratta perlopiù di arabi, cinesi o russi, tutti disposti a spendere dai 250 mila agli 800 mila euro per diventare cittadini maltesi o austriaci, dunque europei. A Zurigo c’è un’agenzia – che si chiama Henley & Partners- specializzata nella compravendita, legale, di passaporti. Per ogni passaporto venduto, l’agenzia trattiene una commissione. E’ un giro d’affari miliardario.
L’anno scorso il parlamento europeo ha approvato una mozione contro i cosiddetti passaporti d’oro. I valori europei non sono in vendita, diceva la mozione. Poi, con il Qatargate, si è visto che non era esattamente così.