Roma, 19 dic - "La Direzione centrale anticrimine è un polo assolutamente all'avanguardia, sviluppando l'analisi delle informazioni per poter mettere in atto nel tempo, sempre di più, politiche di prevenzione e contrasto". Così Marina Contino, primo dirigente della Polizia di Stato, che oggi ha preso parte a Palazzo Giustiniani al convegno "Io uccido, quando l'amore è assassino", sul tema della violenza contro le donne, promosso dai senatori di Fdi Gianni Berrino e Susanna Donatella Campione.
"E' infatti l'analisi delle informazioni che ci consente di leggere come sono accaduti quegli episodi, perché si è arrivati a tanto e se si poteva fare qualcosa prima" sottolinea Contino, che aggiunge:
"Ogni volta che c'è una costante nella lettura di atti e di azioni del cosiddetto maltrattante e del potenziale omicida, noi produciamo dei documenti di analisi che servono al legislatore per poter intervenire: nell'ultimo provvedimento, quello Roccella, la Direzione centrale anticrimine ha avuto un ruolo importante, contribuendo con un'analisi di informazioni al lavoro del legislatore". "Ci sono una serie di elementi, prima di arrivare all'omicidio - spiega il primo dirigente della Polizia di Stato - che sono degli indicatori e delle costanti in questi eventi: bisogna interviene prima su questi elementi, se si interviene nella fase dei maessaggi assillanti, nella fase in cui il maltrattante ha cercato di entrare dentro casa della donna, nella fase in cui ha bucato le gomme della sua macchina, che non è un semplice danneggiamento, ma un danneggiamento che avviene in un clima di violenza domestica. La reazione da parte del legislatore è stata importante, e lo sarà altrettanto da prte delle forze di polizia e dell'autorità giudiziaria" conclude Contino. (PO / Roc) ////