Roma, 28 dic - "Grazie signora presidente". Così, rivolta al femminile al presidente di turno uomo, Giorgio Mulè, inizia il proprio intervento su un emendamento alla manovra la deputata del Partito democratico Cecilia Guerra. Sorpreso, Mulè replica "avrei qualcosa da ridire, non si può rivolgere a me come signora, la mia identità quella è…". Guerra allora spiega: "in questa aula l'onorevole Marco Perissa ha parlato della segreteria del mio partito", Elly Schlein, "chiamandola al maschile, segretario, ritenendo che questa era una scelta che a lui competeva. Se a lui compete rivolgersi a una donna con un appellativo maschile, a me è concesso rivolgermi a lei con un appellativo femminile. A meno che lei non richiami anche l'onorevole Perissa e tutti gli altri che si rivolgono a noi donne al maschile. Perché se lei tiene al suo genere – conclude la deputata ed ex viceministra – io tengo al mio".
(PO / Sis)
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