Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Ricerca, la rompighiaccio Laura Bassi parte per il Polo Sud

BigItaly focus
BigItalyFocus è un servizio di news quotidiane che offre informazioni e approfondimenti sul meglio della presenza italiana nel mondo. Dal lunedì al venerdì, offre un panorama di informazione completo che spazia dalle attività di cooperazione al made in Italy

Ricerca, la rompighiaccio Laura Bassi parte per il Polo Sud

La nave da ricerca italiana Laura Bassi ha lasciato il porto di Lyttelton in Nuova Zelanda, facendo rotta verso l’Antartide dove supporterà le attività di ricerca legate a tre diversi progetti sullo studio delle dinamiche fisiche e biogeochimiche di specifiche aree antartiche. Inizia così la campagna oceanografica della 39° spedizione in Antartide finanziata dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), gestito dal Cnr per il coordinamento scientifico, dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS per la gestione tecnica e scientifica della rompighiaccio Laura Bassi. La nave circumnavigherà l’intero Mare di Ross e concluderà la sua missione antartica, di nuovo in Nuova Zelanda, dopo 60 giorni a marzo 2024. La nave Laura Bassi, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, quest’anno svolgerà un’unica rotazione dalla Nuova Zelanda all’Antartide, con a bordo 39 persone coinvolte come personale di ricerca e un equipaggio navigante di 23 membri. Per la prima volta la missione sarà condivisa con il progetto antartico neozelandese a cui afferisce un team di 12 persone. Le attività di ricerca, nello specifico, riguarderanno il progetto “Tenore”, coordinato da Giannetta Fusco dell’Università degli studi di Napoli “Parthenope” per lo studio della zona di polynya (uno specchio di acqua marina libera dai ghiacci e circondata dalla banchisa)della Baia Terra Nova; il progetto “Signature”, coordinato da Pierpaolo Falco dall’Università Politecnica delle Marche che ha l’obiettivo di analizzare dal punto di vista biologico chimico e fisico le principali masse d’acqua del Mare di Ross e indagare la loro variabilità spaziale e temporale; infine il progetto “MORsea”, coordinato da Giorgio Budillon dell’Università degli studi di Napoli “Parthenope” e Pasquale Castagno dell’Università degli Studi di Messina per la gestione della  rete degli osservatori marini posizionati fin dal 1994 nel Mare di Ross. Oltre all’attività scientifica, tra il 21 e il 26 gennaio la nave effettuerà anche lo scarico dei materiali necessari al funzionamento della base antartica Mario Zucchelli, mentre il rientro al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda è previsto per i primi giorni di marzo 2024.


(© 9Colonne - citare la fonte)