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Ungheria, Cucchi (Avs): governo si impegni per riportare Ilaria Salis in Italia

Roma, 10 gen - "Vogliamo raccontare quanto è accaduto a Ilaria Salis: la sua storia in pochi la conoscono, mentre è una storia drammatica sulla quale ognuno di noi dovrebbe fermarsi a riflettere, e fare in modo che se ne parli affinché le istituzioni e il governo si sentano finalmente responsabilizzati, a distanza di quasi un anno dall'inizio della sua assurda detenzione, e intervengano come chiede lei stessa quantomeno per riportarla in Italia: ricordiamo che Ilaria non chiede di non essere sottoposta a processo e di essere liberata, ma chiede di venire a scontare gli arresti domiciliari in Italia, che fortunatamente è ancora un paese civile e democratico". Così Ilaria Cucchi, senatrice Alleanza Verdi e Sinistra, che a Palazzo Madama ha promosso una conferenza stampa sulla vicenda di Ilaria Salis, la 39enne milanese incarcerata a Budapest dallo scorso febbraio. Oggi è stato presentato un comitato che ha l'obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda. Alla conferenza stampa hanno preso parte, tra gli altri, il padre Roberto Salis e gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini. Ilaria Salis è da quasi un anno in un carcere di massima sicurezza ungherese perché accusata di aver aggredito due militanti neonazisti in occasione del cosiddetto “giorno dell’onore” (negli anniversari dell'assedio di Budapest da parte dell'Armata Rossa, durato dal 25 dicembre 1944 al 13 febbraio 1945, la capitale ungherese diventa da anni un ritrovo nell'internazionalismo nero). La donna rischia sedici anni di carcere a fronte dell’accusa di aver fatto parte di un gruppo di sconosciuti che lo scorso 11 febbraio ha provocato a due uomini lesioni guarite in cinque-otto giorni. "Tra pochi giorni - ricorda la senatrice Cucchi - inizierà il processo in Ungheria, su cui non mi sento di dare segnali positivi: non credo che possa essere un giusto processo, così come non è giusta e dignitosa la detenzione che sta vivendo Ilaria da quasi un anno. Il suo avvocato ci ha spiegato che il processo sarà difficilissimo, che i testimoni non verranno ascoltati in aula ma tutto si svolgerà sulla base degli atti, che i capi di accusa sono importanti come le pene che le si prospettano". "Dobbiamo intervenire subito per riportare Ilaria in Italia - conclude Cucchi - per questo ho fatto nei giorni scorsi un'interrogazione parlamentare, per questo siamo qui oggi e domani il nostro capogruppo, Peppe De Cristofaro, farà un'interrogazione al question time al ministro Nordio perché è ora che il governo guardi a questa situazione: Ilaria è una cittadina italiana e deve essere letteralmente salvata". (PO / Roc)////

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