Roma, 10 gen - “È assolutamente il momento di confermare il sostegno all'Ucraina, come abbiamo fatto con la nostra risoluzione, ma anche di richiamare il governo a un protagonismo maggiore in Europa per far sì che l'Europa sia attore decisivo per rilanciare il processo diplomatico e di pace. La situazione di conflitto che si protrae da così tanto tempo non si chiede di valutare l'opportunità, ma di agire più di quanto non abbia fatto il governo italiano in questo anno di governo”. Così la capogruppo del Partito democratico Chiara Braga, al termine della mattinata in cui la Camera ha confermato il sostegno all’Ucraina tramite cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. La posizione del Partito democratico sembra porsi come perno tra le varie sensibilità delle opposizioni. “Ma noi pensiamo che sia un'esigenza fondamentale per l'Europa, per il paese, per i popoli che sono aggrediti”. E allo stesso modo, continua Braga, “chiediamo una più forte iniziativa diplomatica anche sul conflitto del Medio Oriente e crediamo che non si debba avere timore a usare la parola pace”. Quella pace “che dobbiamo costruire con un'azione coerente e coraggiosa e più forte anche nelle istituzioni internazionali”.
A proposito di approccio continentale, il Pd ha fatto riferimento all'Ungheria nella propria risoluzione, riferimento che il governo ha chiesto di eliminare nella riformulazione: Ungheria che avrà un ruolo anche importante con la presidenza di turno Ue nella seconda parte del 2024: “Quello che vediamo è che purtroppo il governo dell'Ungheria ha impedito anche in questi mesi un rafforzamento dell'azione europea – sottolinea Braga - : ha bloccato di fatto gli aiuti comunitari a Kiev e l'ambiguità che anche oggi abbiamo registrato a prenderne nettamente le distanze ci preoccupa. I nostri alleati devono essere quelli che vogliono, come noi, un'Europa più forte, più incisiva e più capace di segnare una discontinuità nel conflitto in Ucraina”.

(PO / Sis)