Roma, 11 gen - La legge sul cognome materno è stata incardinata al Senato, in linea con la pronuncia della Consulta. "Questa proposta è frutto di un lavoro collettivo all'interno del Gruppo Pd: insieme a me c'è Valeria Valente, Cecilia D'Elia, la relatrice Anna Rossomando - commenta a 9colonne la senatrice Pd Simona Malpezzi - è un percorso lungo, sono anni e legislature che stiamo provando a portare a casa questo risultato, la Corte costituzionale è arrivata prima del legislatore e questo è un peccato: oggi però serve mettere ordine dopo la sentenza della Consulta, per consentire davvero che la scelta sia libera e normata, soprattutto nei casi di conflitto". "In sintesi - continua Malpezzi - la nostra proposta prevede che la famiglia scelga un cognome da attribuire a propri nati, o prima quello del padre e poi quello della madre o viceversa, nell'ordine che si preferisce, oppure uno dei due cognomi.
In più abbiamo aggiunto un elemento a nostro avviso dirimente, che in caso di non accordo tra i genitori si scelga in automatico il doppio cognome in ordine alfabetico. Tutti i fratelli e sorelle, inoltre, dovranno avere lo stesso cognome e nel caso di due genitori con doppio cognome si sceglie per i figli uno dei due cognomi da entrambi i lati, questo per rispondere alla critica che attraverso le gernerazioni i doppi cognomi si moltiplicheranno all'infinito: quindi il cognome sarà al massimo doppio. Questo almeno è quanto prevede la nostra proposta, che sarà esaminata insieme alle altre depositate". Secondo la parlamentare dem è "una svolta importante, per eliminare un elemento di patriarcato ancora insito nella famiglia: nel riconoscimento del solo cognome del padre è come se ai figli venisse riconosciuta solo una parte della loro storia. Spero che ci sia un buon lavoro in serenità da parte di tutto il Parlamento su questo tema, che molti considerano banale mentre per noi rappresenta un segnale di libertà". (PO / Roc) ////