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Dl energia, Pavanelli (M5s): non e’ gradualita’, e’ resistenza a transizione

Roma, 26 gen - Presentando molti iscritti a parlare, stamattina nelle dichiarazioni di voto al dl Energia alla Camera, “volevamo dare un segnale forte a questa maggioranza”. Lo spiega Emma Pavanelli, deputata del Movimento 5 Stelle, una di quelle che ha preso la parola stam h attina in aula prima del voto finale di un provvedimento che M5S bocca “nel merito, perché ovviamente questo decreto ci porta veramente indietro di decenni: invece di puntare sulle rinnovabili, su quello che dobbiamo fare per verso la decarbonizzazione del nostro paese, si sta puntando su inceneritori, rigassificatori, impianti di cattura di CO2, vecchiumi molto costosi che vanno a privilegiare pochi, invece di privilegiare i cittadini per far sì che le bollette si abbassino”. Ma anche nel metodo, aggiunge “per quello è successo in Commissione l'altra notte, dove non solo è stata usata la famosa tagliola, ma in cui è stata letteralmente tolta la parola alle opposizioni che stavano parlando nel merito del provvedimento. Hanno addirittura votato il testo senza nemmeno votare gli emendamenti presentati dall'opposizione”. Secondo la maggioranza, la transizione deve essere graduale per poter risultare socialmente sostenibile, ma secondo Pavanelli “c'è totale resistenza, non c'è nessuna gradualità. La gradualità la avevamo iniziata noi nella scorsa legislatura, puntando sempre di più in questa direzione, pensiamo ai provvedimenti come gli aiuti per le rinnovabili, il superbonus 110 che va a efficientare le nostre case e quindi a far abbassare le bollette. E pensiamo alle comunità energetiche che i comuni stanno aspettando, anche perché ci sono 2,2 miliardi del PNRR per i piccoli comuni in ballo”.
(PO / Sis)

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