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Salute, Murelli (Lega): avvio campagna su diagnostica e prevenzione, sorveglianza fondamentale

Roma, 30 gen - “Io sono quella che inizia sempre ai convegni sanitari parlando di prevenzione e penso che fare screening è sicuramente importante. Oggi però abbiamo appreso che ci sono dei sistemi tale per cui noi possiamo andare addirittura a predire, e la diagnostica è lo strumento che ci aiuta a supportare i pazienti, il personale sanitario, i medici, compresi quelli di medicina generale, i pediatri e gli specialisti a fare una diagnosi, a sorvegliare. Ecco perché allora parte questa campagna in tutta Italia: proprio per portare questa informazione e fare in modo che i pazienti possano essere presi in carico naturalmente prima e seguiti anche durante tutta la terapia. Questo quindi ci serve e soprattutto per quanto riguarda la sorveglianza come strumento per dare sicurezza ai pazienti, al personale sanitario”. Così la senatrice Elena Murelli, capogruppo della Lega in Commissione Salute, che oggi ha ospitato la conferenza stampa di lancio della Campagna Diagnostica e Prevenzione: medicina, istituzioni, impresa, insieme per la salute dei cittadini, che vede come partner la Amcli Ets, CittadinanzAttiva e Diasorin. La campagna in questa prima fase prenderà in consdierazione tre emergenze: la prima è l’antibiotico resistenza e sepsi “perché purtroppo ci sono circa 50mill morti in tutta Italia all'anno per infezioni prese in ospedale e quindi l'antibiotico resistenza. La sorveglianza, sulla alla resistenza agli antibiotici è sicuramente importante e serve una collaborazione multidisciplinare, anche a livello del personale”; quindi le infezioni materno-fetali “per le quali è importante fare informazione e prevenzione pre-gravidanza, durante la gravidanza e post gravidanza”, e infine la tubercolosi latente “che è un problema che è riemerso in Italia, purtroppo dovuto all'immigrazione e le popolazioni immigrate e coloro che non hanno una residenza fissa. I malati di HIV di AIDS possono essere anche dei portatori attivi ma latenti di tubercolosi. Ecco perché questa popolazione deve essere monitorata e anche per la sicurezza del personale sanitario che opera tutti i giorni, anche a contatto con questi pazienti” conclude Murelli.
(PO / Sis)

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