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direttore Paolo Pagliaro

A SAN VALENTINO TORNA
IL CALDO ANOMALO

“Fossimo stati in estate saremmo arrivati a 40 gradi, in pieno inverno raggiungeremo nuovamente i 22-23 gradi che comunque non sono pochi per febbraio”. Lo afferma Lorenzo Tedici, meteorologo del sito IlMeteo.it, confermando, dopo l’ondata di maltempo, una rimonta dell’alta pressione, ancora una volta prepotente e decisa dal Nordafrica in occasione di San Valentino. “Anche questa ennesima scaldata nordafricana in arrivo sarà legata alla nuova circolazione atmosferica causata dai cambiamenti climatici: il famoso ‘Cammello’, l’anticiclone africano rimasto oggetto misterioso fino al 1990, tornerà a farci visita con una frequenza che negli ultimi 30 anni è diventata anomala e fuori da ogni andamento climatologico. Le massime saliranno fino a 15-16 gradi, valori che normalmente sotto le guglie del Duomo si registrano solo a fine marzo - inizio aprile”. Un inverno quindi mai decollato con un autunno che dura da 4 mesi dopo un’estate senza fine (settembre ed ottobre furono mesi di piena estate con un caldo eccezionale). “Anche le proiezioni sub stagionali (a lunga scadenza, fino a 42 giorni) indicano per le prossime 6 settimane temperature diffusamente sopra la media del periodo, non solo in Italia ma su gran parte dell’Europa: solamente tra Norvegia, Svezia e Finlandia l’inverno potrebbe essere più freddo del normale addirittura fino alla fine di marzo, stando alle proiezioni del modello meteo del prestigioso centro di calcolo ECMWF (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine)” spiega l’esperto. “Un 2024 che continua dunque ad essere mite ed anomalo, complice la presenza del fenomeno de El Nino con le acque del Pacifico orientale decisamente più calde del normale ed in grado di influenzare il clima anche a livello mondiale: stando alle ultime proiezioni le acque del Pacifico orientale resteranno molto calde fino all’Estate promettendo stagioni ancora una volta sopra le medie climatiche, medie che ormai vengono regolarmente stracciate da decenni con il Cambiamento Climatico legato all’effetto serra di origine antropica. Insomma l’uomo, con l'utilizzo dei combustibili fossili, dal 1850 in poi ha stravolto il clima e oggi ne vediamo le conseguenze anche in Italia: si registrano stagioni invernali con neve quasi assente in Pianura Padana e solo timide gelate, al Centro-Sud sono quasi scomparse le gelate in pianura di una volta mentre un manto nevoso minimo è osservabile solo sulle cime più alte degli Appennini”. (13 feb - red)

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