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direttore Paolo Pagliaro

R. CALABRIA: GESTIVANO
CASE POPOLARI, 9 ARRESTI

R. CALABRIA: GESTIVANO <BR> CASE POPOLARI, 9 ARRESTI

  Con l’arresto di 9 persone, all’alba di oggi da parte dei Carabinieri, è stato colpito un sodalizio criminale capeggiato da due pregiudicati reggini che, con la collaborazione di alcuni dipendenti pubblici, ha gestito in modo illecito alloggi di edilizia popolare di proprietà del Comune di Reggio Calabria e dell’Azienda territoriale edilizia residenziale pubblica, soprattutto nel quartiere “Santa Caterina”. L’associazione ha potuto contare sull’apporto in particolare di ex una dirigente dell’ATERP che “pilotava” la concessione degli immobili che permetteva di “regolarizzare” la posizione dell’acquirente, che dapprima occupava abusivamente l’immobile e, in un secondo momento, ne diveniva legittimo assegnatario. Attraverso questo sistema i “clienti” hanno potuto così acquistare un’abitazione non commerciabile ad un prezzo certamente più competitivo rispetto a quello di mercato. Secondo gli inquirenti la vicenda riguarda 11 immobili, ora sequestrati. A disposizione dell’associazione criminale vi era, inoltre, un dipendente del Comune che individuava gli immobili popolari, li segnalava al sodalizio, ne cedeva le chiavi dietro versamento di denaro e si adoperava nelle pratiche necessarie, predisponendo anche la falsa documentazione attestante la residenza dei futuri acquirenti ed interloquendo con altri dipendenti pubblici per incidere sul procedimento di assegnazione. Un appartenente alla Polizia Municipale in più di una occasione, dietro il versamento di somma di denaro, avrebbe inoltre falsificato la documentazione afferente al suo ufficio. L’agente - non destinatario di misura cautelare – è stato perquisito dagli inquirenti. In tutto le perquisizioni sono state 20 nel corso dell’operazione denominata “Case popolari”. Dei 9 arrestati, i due pregiudicati reggini a capo del gruppo criminale (di cui uno legato alla ‘ndrangheta) sono finiti in carcere e gli altri 7 ai domiciliari. Il provvedimento costituisce l’esito di una complessa attività investigativa condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dalla Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, che ha visto i suoi albori nel 2016, per poi proseguire fino in epoca recente, anche con il contributo della Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta dalla Procura di Reggio Calabria, e che ha riguardato complessivamente, a vario titolo, 37 indagati. Imputato ai promotori del sodalizio anche un episodio di estorsione poiché, con minacce e violenze, hanno costretto un uomo a liberare un appartamento che aveva occupato abusivamente e che era d’interesse dell’associazione. (14 feb - red)

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