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IL PADRE: PREOCCUPATI PER LA SICUREZZA DI ILARIA

IL PADRE: PREOCCUPATI  PER LA SICUREZZA DI ILARIA

 Il murale che raffigura Ilaria Salis impiccata è “devastante. Credo che lo sarebbe per chiunque. È una minaccia di morte. Noi siamo preoccupati per la sicurezza di Ilaria. Sia in carcere, sia se riuscisse a ottenere gli arresti domiciliari in Ungheria”, “un passaggio obbligato per sperare di ottenere i domiciliari in Italia”, “servono 51 mila euro di cauzione e un posto sicuro e sorvegliato”. Lo afferma in una intervista a La Stampa, Roberto Salis, padre della italiana detenuta nel paese slavo che rischia 24 anni di carcere per aver procurato, secondo l'accusa, ferite guaribili in 5-8 giorni. Gabriele Marchesi, anche lui antifascista e coinvolto nello stesso procedimento per gli scontri con i nazisti ungheresi del 10 febbraio 2023, resterà ai domiciliari in Italia. Non è stata concessa l'estradizione per il rischio di “trattamenti inumani”…. “Penso che di fronte a un trattamento così difforme fra due persone nelle stesse condizioni, due cittadini italiani, potrebbe intervenire il presidente della Repubblica. Me lo auguro. Perché è lui il garante dell'equilibro fra i diversi poteri dello Stato”. Sollevare il caso ha portato qualche miglioramento nel trattamento carcerario? “Ci sono cose molto positive. Un esempio: sto facendo la traduzione di un referto medico, un accertamento fatto a giugno, che finalmente potrò mandarle attraverso l'avvocato. Prima, tutto era tenuto in un cassetto” e “finalmente sono stati messi a disposizione gli atti dell'accusa, ma mancano ancora le traduzioni in italiano di documenti fondamentali per la difesa”. Cosa c'è nei nuovi video? “Sono 10 terabyte di materiale, qualcosa come 5 mila filmati da visionare. Anche se l'accusa si baserà su un video di un minuto, noi dobbiamo vederli tutti. Finalmente un computer è stato messo a disposizione di Ilaria due volte alla settimana”.(red)

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