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direttore Paolo Pagliaro

FEBBRAIO COME APRILE,
50 GRADI IN ESTATE?

“Un mese di febbraio travestito da aprile con temperature 10-12 gradi oltre la media del periodo” come fosse “piena primavera”. Così Andrea Garbinato, meteorologo del sito IlMeteo.it che per l’occasione conia il termine “febbraprile” confermando che, con la rimonta dell’anticiclone nordafricano, le temperature massime saliranno sulle Alpi fino a 12 gradi oltre la media tipica di febbraio, fino a 8-9 gradi oltre la media su versante adriatico e Sardegna. Le temperature “ovunque saranno anomale e miti. E’ come se fossimo a Pasqua, o anche oltre - spiega -. Su tutto lo Stivale fino a venerdì le variazioni saranno minime, se non assenti, e l’alta pressione porterà una situazione stabile e soleggiata; come sempre, durante i periodi anticiclonici, dobbiamo cercare con il ‘lanternino’ qualche nota significativa fuori dal coro per trovare locali variazioni sul tema monotono e stazionario. Ebbene, come spesso accade in inverno, l’alta pressione causerà via via l’accumulo di umidità in Val Padana (insieme agli inquinanti) e le nebbie in pianura diventeranno, nel corso dei prossimi giorni, più frequenti e persistenti. Sulle Alpi vivremo invece giornate splendide, ma troppo calde, con lo zero termico che si porterà fino a 3300 metri: ricordiamo che questo valore è tipico di giugno! Anche sugli Appennini il sole sarà dominante e la poca neve caduta fonderà ancora di più, purtroppo”, “le piogge, quelle vere, torneranno la prossima settimana. Ma sarà sempre primavera!”. “Un’altra fase nordafricana ci aspetta quindi, con una configurazione sinottica che, se fossimo stati in estate, avrebbe portato massime fino a 35-40 gradi all’ombra – prosegue l’esperto -. Un quadro sempre più allarmante: pensate, con il sole che scalda per poco più di 10 ore a febbraio, abbiamo già 23-24 gradi all’ombra; cosa succederà la prossima estate? Arriveremo a 50°C? La possibilità di raggiungere in Italia nel 2024 questa soglia ‘mostruosa’ non è da escludere, anche perché avremo il fenomeno de El Nino per altri 3-4 mesi: questo fenomeno meteo, associato al riscaldamento delle acque del Pacifico Orientale, potrà causare ancora stagioni sempre più calde e torride a scala globale. Il 2024 potrebbe dunque essere di nuovo l’anno più caldo della storia: come dicono i climatologi ‘l’anno più caldo della storia è il prossimo’”. (15 feb - red)

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