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PMA, Gallo (Ass. Coscioni): nella legge 40 restano ancora divieti da cancellare

Roma, 15 feb – “Oggi in conferenza stampa abbiamo voluto portare le persone che subiscono ancora i divieti in vigore della legge 40 della legge sulla procreazione medicalmente assistita in vigore da vent’anni che è stata modificata solo con l’intervento della corte costituzionale cancellando divieti che hanno consentito nella nuova versione di tale legge un’applicazione diversa delle tecniche grazie alla quale ogni anno sono nati circa 14mila bambini. Ma restano ancora divieti da cancellare: l’utilizzo, ad esempio, degli embrioni non idonei per una gravidanza da destinare alla ricerca scientifica”, nonché “l’accesso di chi ha bisogno di ricorrere a queste tecniche per poter fare famiglia, come le persone dello stesso sesso e i single”. Così ai microfoni di 9 Colonne l’avvocato Filomena Gallo, segretario dell’associazione Luca Coscioni, che questa mattina alla Camera ha partecipato alla conferenza stampa “20 anni di Legge 40: cosa è stato fatto, cosa c’è ancora da fare”. Gallo ha sottolineato che l’associazione si adopera anche nei tribunali “per battere questi divieti, ma chiediamo al ministro della Salute Schillaci di intervenire sia sul sistema della raccolta dati per fornire informazioni più corrette, sia nell’aggiornamento dei Lea affinché sia inserita anche la diagnosi pre-impianto (tecnica lecita nel nostro Paese) a carico del servizio sanitario nazionale. Abbiamo anche redatto una proposta di legge per la gravidanza per altri solidale che chiediamo che venga discussa”. (PO / sab)

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