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Salute, da Pd proposta per screening prenatale non invasivo gratuito

Roma, 15 feb - L'esame diagnostico prenatale non invasivo (Nipt) deve essere gratuito, inserito nei Livelli essenziali di assistenza a carico del Servizio sanitario nazionale. E' quanto prevede una proposta di legge presentata dal Pd alla Camera, e illustrata in una conferenza stampa in cui hanno preso parte Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio; Marina Sereni responsabile Salute del Pd; Paolo Siani, direttore Pediatria Ospedale Santobono di Napoli ed i docenti Rita Genesio, Università Federico II e Giuseppe Novelli, Università di Roma Tor Vergata. Una proposta che il Pd auspica possa essere condivisa da tutte le forze politiche. "Il diritto alla salute è un diritto universale - sottolinea Furfaro - e per essere garantito devono essere accessibili le cure per prevenire e curare le patologie: una donna in gravidanza oggi deve fare spesso degli esami invasivi, come la villocentesi e l'amniocentesi: si tratta di esami che purtroppo mettono a rischio il feto, mente ci sono esami non invasivi a disposizione della comunità scientifica che consentono di rilevare anomalie cromosomiche nel feto, come le trisomie 18 e 21, la cosiddetta sindrome di Down. Con questa proposta di legge vogliamo che il test diagnostico meno invasivo prenatale sia a disposizione di tutte le donne in gravidanza. E' un test in questo momento a regime privatistico, con un costo che si aggira sui 500-600 euro e che ha un'altissima sensibilità, superiore al 99%. In questo momento, però, il fatto che sia a carico del privato fa sì che solo alcune donne possano accedervi, mentre noi vogliamo che il diritto alla salute sia universale" ribadisce Furfaro. "Si tratta di una proposta coerente con i nostri principi - sottolinea Marina Sereni - prima di tutto perché pensiamo si debbano ridurre le disugualianze in materia di salute: lo screening prenatale non invasivo è una pratica diffusa in tutta Europa e in molte parti del mondo, in Italia solo in alcune regioni ma non in tutto il Paese. Perciò noi dobbiamo dare a tutte le mamme, che ne hanno la necessità, la possibilità di poter accedere gratuitamente a questo test. In più è una proposta perfettamente in linea con la nostra idea di salute, in base alla quale noi dobbiamo investire di più in prevenzione". "Inoltre - conclude la responsabile Salute dei dem - come abbiamo ascoltato dagli esperti, questa pratica è anche meno costosa di quelle che si fanno attualmente. Noi siamo molto attenti all'appropriatezza delle cure, per cui questo test deve riguardare non tutte le donne in attesa ma solo quelle che per età e particolari condizioni ne abbiano bisogno". (PO / Roc) ////

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