“L’inflazione ha fatto e continua a far male a famiglie e lavoratori. Ed è semplicemente avvilente pensare al ‘carrellino anti-inflazione’, inventato dal Governo, quando l’ultima ricerca dell’Osservatorio Caf Acli ci dice che il caro vita è costato in media agli italiani 6 carrelli della spesa in meno. Ma per l’Esecutivo del negazionismo economico, che si schianta contro questi dati, va tutto bene così: la crescita zero; gli 11 mesi consecutivi di calo della produzione industriale; un’inflazione alimentare al 9,8% nel 2023; il costante calo del potere d’acquisto delle famiglie; il calo degli investimenti delle imprese; il calo del credito bancario al settore produttivo; il peso insostenibile delle rate dei mutui. Rispetto a tutto questo dal Governo non è arrivata alcuna soluzione: nessuna politica di investimento a sostegno della crescita; nessun intervento di protezione dei redditi, se non la misera conferma del taglio del cuneo contributivo, i cui effetti sono appunto stati spazzati via dall’inflazione; vile retromarcia sulla tassazione degli extraprofitti bancari, senza alcun gettito per aiutare chi non ce la fa a far fronte alle rate di prestiti e finanziamenti”. Lo comunica in una nota Chiara Appendino (M5S), componente della Commissione attività produttive della Camera. (21 FEB - DEG)