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SCHLEIN: SE UNITI
BATTEREMO MELONI

“Sapevo che ce la potevamo giocare perché la campagna di Alessandra Todde era andata in crescendo, specie nella settimana prima del voto avevo notato un cambiamento di clima e nutrivo la speranza di una risalita, però qualche timore restava. Era dal 2015 che non strappavamo una regione alla destra. Nove anni, un’eternità”. Così la leader del Pd Elly Schlein commenta la vittoria di Alessandra Todde in una intervista a Repubblica. “Dalla Sardegna è arrivato un bel segnale: è la nostra prima reconquista e non sarà l’ultima” aggiunge parlando dell’Abruzzo “dove il centrosinistra stavolta al completo ci può regalare un’altra sorpresa. Ma anche la costruzione del campo dell’alternativa, a cui lavoro sin dal principio con spirito testardamente unitario. La vittoria di domenica dimostra due cose: che la premier non è imbattibile e che se stiamo insieme tutto diventa possibile”. “Todde ha saputo tenere insieme una coalizione tra diversi che ogni giorno si è unita sempre di più” aggiunge. “Su alcune grandi questioni abbiamo già cominciato a lavorare insieme: salario minimo, sanità pubblica, salvataggio del Pnrr, congedo paritario, politiche industriali, sulle quali è partito un confronto anche con Calenda”, “abbiamo dimostrato che l’alternativa vince laddove, ripeto, c’è una proposta comune, seria e credibile. È una responsabilità che devono sentire tutti, non solo il Pd”. E replica a Renzi che accusa il Pd di essersi “grillizzato”: “Gli elettori hanno capito quel che volevamo fare: costruire insieme agli alleati, con umiltà e generosità, un progetto serio attorno a una donna capace e competente”. (28 feb - red)

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