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NAVALNAYA: PUTIN MAFIOSO,
STANATE CHI LO AIUTA DA VOI

NAVALNAYA: PUTIN MAFIOSO, <br> STANATE CHI LO AIUTA DA VOI

Vladimir Putin "non è un politico, ma un maledetto mafioso. Putin è il leader di una banda criminale organizzata. Non si può danneggiare Putin con un'altra risoluzione o con un'altra serie di sanzioni. Non puoi sconfiggerlo pensando che sia un uomo di principi che ha una morale e delle regole". È il passaggio chiave, quello più accusatorio, dell'intervento di Juaa Navalnaya, vedova di Alexek Navalny, alla plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo di questa mattina. Un intervento molto atteso, anche dalla stessa attivista che sembra aver raccolto il testimone dal marito, ucciso nella colonia penale dove si trovava per scontare la colpa della propria dissidenza la regime russo. Un discorso atteso dalla stessa Navalnaya, che esordisce ammettendo: "pensavo che nei 12 giorni trascorsi dalla morte di Alexei avrei avuto il tempo di prepararmi per questo discorso. Ma prima abbiamo passato una settimana a recuperare il corpo di Alexei e ad organizzare un funerale. Poi ho scelto il cimitero e la bara. Il funerale avrà luogo domani e non so ancora se sarà pacifico o se la polizia arresterà coloro che sono venuti a salutare Alexej".  Julia Navalnaya ricorda che sabato scorso sono trascorsi due anni da quando Putin ha iniziato la guerra su vasta scala contro l’Ucraina. "Il mondo intero è corso in aiuto dell'Ucraina. Ma sono passati due anni, c’è molta stanchezza, molto sangue, molta delusione, e Putin non è andato da nessuna parte. Tutto è già stato utilizzato: armi, denaro, sanzioni... Niente funziona. E il peggio è successo: tutti si sono abituati alla guerra. Qua e là la gente cominciava a dire: "Beh, con lui bisognerà comunque mettersi d'accordo..." Poi però è successo che "Putin ha ucciso mio marito, Alexei Navalny. Su suo ordine, Alexei fu torturato per tre anni: lo hanno tagliato fuori dal mondo esterno e gli negato visite, telefonate e persino lettere. E poi lo hanno ucciso. Anche dopo hanno abusato del suo corpo e hanno abusato di sua madre". Da un lato, prosegue, "l’omicidio pubblico ha dimostrato ancora una volta a tutti che Putin è capace di tutto e che non si può negoziare con lui". Navalnaya racconta che moltissime persone, in questi giorni, l'hanno contattata per chiedere come fare per aiutarla, per continuare a sostenere la causa sua e di Alexej: "Lui era un inventore. Aveva sempre nuove idee per tutto, ma soprattutto per la politica. Immaginate di dover affrontare le elezioni ma non poter fare campagna elettorale senza essere arrestati: benvenuti nella Russia di Putin. Eppure Alexei Navalny è riuscito a diventare il politico più famoso del paese. È stato in grado di ispirare milioni di persone con le sue idee. Come ha fatto? Fantasticava e sperimentava sempre. Questa è la risposta alla domanda. Se vuoi davvero sconfiggere Putin, devi diventare un innovatore".  Da qui la richiesta: non servono risoluzioni, non servono sanzioni: "siamo di fronte a una banda criminale. E l’innovazione politica sta nell’applicare i metodi di lotta alla criminalità organizzata, non alla competizione politica. Non note diplomatiche, ma indagini sulle macchinazioni finanziarie. Non dichiarazioni di preoccupazione, ma una ricerca di mafiosi nei vostri paesi, di avvocati e finanzieri discreti che aiutano Putin e i suoi amici a nascondere i soldi. In questa lotta avete alleati affidabili: ci sono decine di milioni di russi che sono contro Putin, contro la guerra, contro il male che porta. Non dovete perseguitarli, al contrario, dovete lavorare con loro. Con noi".

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