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MEDVEDEV: ALTISSIMO
RISCHIO NUCLEARE

La minaccia di un conflitto nucleare è oggi più alta che durante la crisi di Cuba. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, intervenendo al Festival della Gioventù di Sochi. Per il falco del Cremlino, “La minaccia principale nella fase attuale è quella di un conflitto nucleare, non importa quanto banale tale ipotesi possa sembrare. E questa minaccia è cento volte peggiore, come ho già avuto modo di dire, rispetto a quella che si era prodotta nel 1962 durante la crisi dei missili cubani”. Secondo Medvedev, a quel tempo la Russia “non era in guerra con gli Stati Uniti e le parti stavano solo misurando le proprie capacità, niente di più”. Al contrario, a detta di Medvedev, oggi gli Usa “stanno combattendo contro di noi. Guardate cosa sta succedendo”. Per il vicepresidente del Consiglio di sicurezza è dunque più che plausibile che l’attuale conflittualità tra le due principali potenze nucleari possa entrare “in un'altra fase”. “Non pensate a me come a qualcuno che ne parla continuamente con ostinazione maniacale – ha detto Medvedev rivolgendosi a una platea di giovani –. È solo che, essendo qualcuno che a un certo punto ha avuto in suo possesso la famosa valigetta coi i pulsanti per lanciare le armi nucleari, capisco quanto sia significativa questa minaccia e quanto sottile sia la linea di demarcazione tra il conflitto in atto e la sua transizione ad un altro livello”.

Medvedev ha inoltre puntato l’indice contro “la narrazione” occidentale secondo la quale “i russi stanno solo attuando una strategia intimidatoria e non faranno nulla del genere, stanno solo cercando di negoziare qualcosa per sé stessi. Non sono pazzi. Ebbene sì, non siamo pazzi, ovviamente. Ma abbiamo un documento speciale che l’occidente dovrebbe tenere a mente: quello che norma la nostra deterrenza nucleare. E questo documento indica direttamente i casi in cui siamo obbligati a rispondere esattamente in questo modo, e ciò a prescindere da chi sia il presidente della Federazione russa. E lì, in quei documenti, è tutto chiaro. I nostri nemici non dovrebbero dimenticarsene. E noi, ovviamente, dobbiamo fare di tutto per evitare che ciò accada”, ha concluso Medvedev. (4 MAR - deg)

 

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